Via libera dall’Europarlamento alla regolamentazione della IA

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Via libera dell’Europarlamento alla prima legislazione al mondo che regolamenta l’intelligenza artificiale. La plenaria ha approvato ieri con 523 voti a favore, 46 contrari e 49 astenuti l’Atto sull’Ia, che ha superato così un altro ostacolo sulla strada dell’entrata in vigore e ora attende solo l’approvazione del Consiglio dell’Unione Europea.

Si tratta di un sistema di norme molto ampio, che disciplina le diverse applicazioni dell’intelligenza artificiale a seconda del livello di rischio che pongono.
Divieto per le applicazioni che manipolano comportamenti o decisioni e per quelle di polizia predittiva, che segnalano la pericolosità di una persona prima che commetta un crimine. I sistemi di riconoscimento facciale potranno essere usati solo con autorizzazione del giudice e in circostanze definite come emergenze terroristiche, ricerca di vittime o di sospettati di crimini gravi. Il regolamento stabilisce anche che le immagini e i “deepfake“, ovvero contenuti audio o video artificiali o manipolati, dovranno essere chiaramente etichettati come tali e sono previsti obblighi precisi per gli usi dell’Ia nei processi democratici come nel caso di sistemi usati per influenzare le elezioni.

Sanzioni che andranno a seconda della violazione o delle dimensioni dell’azienda eventualmente coinvolta. Le multe che saranno comminate possono andare da un minimo di 7,5 milioni di euro o l’1,5% del fatturato, fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale. Le norme entreranno in vigore gradualmente, i primi a scattare saranno i divieti, e man mano verrà introdotto il resto.

Il commissario al Mercato interno e al Digitale Thierry Breton ha commentato: “Stiamo regolamentando il meno possibile, ma quanto necessario”, mentre Brando Benifei (Pd), correlatore sull’Artificial Intelligence Act della Commissione per il mercato interno del Parlamento europeo ha detto: “Tuteliamo i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Dovremo ora accompagnare le aziende a conformarsi alle regole prima che entrino in vigore. Siamo riusciti a mettere gli esseri umani e i valori europei al centro dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale”.