Voli vietati, il ministro russo Lavrov: minate le basi della democrazia. Mosca apre corridoio per il grano

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L’impensabile è accaduto. Tuona il ministro degli Esteri Lavrov, dopo la decisione di alcuni Paesi europei di chiudere gli spazi aerei al suo volo costringendolo a rinunciare alla sua visita in Serbia. Lavrov aggiunge: “Si è trattato della privazione a uno Stato sovrano di svolgere la propria politica estera.

Anche la controparte serba ha accusato il mondo occidentale di boicottare il processo di pace. Per il ministro dell’Interno serbo Aleksander Vulin “chi ha impedito l’arrivo del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Belgrado non vuole la pace e sogna la sconfitta della Russia”. Il titolare del dicastero, noto per le sue posizioni filorusse e nazionalpatriottiche, ha aggiunto: “Sono profondamente dispiaciuto per il fatto che sia stata impedita la visita di un grande e comprovato amico della Serbia. Il mondo nel quale i diplomatici non possono cercare la pace è un mondo nel quale non vi è pace”.

Sul fronte diplomatico ucraino, c’è stata una telefonata tra il presidente Zelensky ed il premier britannico Johnson. Zelensky ha twittato: “Abbiamo parlato della situazione al fronte. Ho ricevuto la conferma di un nuovo pacchetto di sostegno alla difesa rafforzato per l’Ucraina. Insieme alla Gran Bretagna stiamo cercando modi per evitare la crisi alimentare e sbloccare i porti”.

A proposito delle esportazioni di grano, Mosca avrebbe concordato con l’Ucraina e la Turchia uno schema preliminare per l’uscita da Odessa, ed al momento solo da questa città portuale, delle navi ucraine con il grano. Secondo il quotidiano russo Izvestia, i soldati turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi ucraine in acque neutrali, dove incroceranno le navi russe che le scorteranno nel Bosforo. Da quel momento, le navi ucraine potranno riprendere liberamente la loro navigazione.

Della situazione in Ucraina, e del ruolo dell’Italia, ha parlato anche il Presidente della Repubblica Mattarella in occasione del 208° anniversario dell’Arma dei carabinieri. Mattarella ha detto: “La guerra scatenata dalla Federazione russa contro l’Ucraina sta minando le basi della convivenza nel mondo. È un grande impegno quello cui siamo chiamati per assicurare pace, sicurezza e progresso”. Poi il Capo dello stato ha aggiunto: “Sono certo che l’Arma saprà costantemente confermare la propria opera ed essere parte significativa dello sforzo nazionale in atto”.