8 marzo, Mattarella al Quirinale: “Troppe e inaccettabili le molestie sulle donne”. A Roma corteo transfemminista

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“Troppe e inaccettabili”. Lo sono le “molestie”, le “pressioni illecite nel mondo del lavoro”, le “discriminazioni”. A dirlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione della Giornata Internazionale della Donna, quest’anno dedicata a: “Donne dell’Arte”. Nel suo discorso, il capo dello Stato ha ricordato Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre dal suo ex fidanzato, e tutte le vittime di femminicidio. Ha reso omaggio all’ Assistente Alessandra Accardo, della Polizia di Stato, vittima di violenza a Napoli e da allora  intensamente impegnata sul fronte del contrasto alle violenze sulle donne. E ha ribadito che “occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l’autentico senso del rapporto tra donna e uomo”. E che “l’arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita.” “Per questo – ha spiegato – oggi rendiamo omaggio ed esprimiamo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne”.

Presente al Quirinale anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sui social ha scritto. “La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un’occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire“. Su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ricorda che “l’Europa ha contribuito alla parità di genere. Per la trasparenza salariale, più donne nei consigli di amministrazione e libertà dalla violenza” ma anche che “il percorso verso la piena uguaglianza è ancora lungo. Richiede attenzione e impegno ogni giorno. E da ognuno di noi”. “Le donne hanno cambiato il mondo” fa eco sui social la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, pubblicando un video.

In concomitanza della cerimonia al Quirinale una “marea fucsia” ha inondato le strade della Capitale, da Circo Massimo a Trastevere.  Al motto “se ci fermiamo noi, si ferma il mondo”, in migliaia hanno partecipato alla manifestazione indetta dal movimento transfemminista Non Una di Meno. Ad aprire il corteo lo striscione con scritto: “Scioperiamo contro la violenza patriarcale”. Molti gli slogan e gli striscioni esibiti dalle manifestanti: “Educate i vostri figli”. “Assurdo sentirsi privilegiate ad essere ancora vive”. Messaggi anche per le donne di Gaza. Molti gli striscioni e le bandiere per la Palestina. Molti gli studenti venuti a manifestare soprattutto contro le politiche del governo: “Non in nostro nome. Meloni complice di genocidio”.