Addio a Macaluso, memoria storica della sinistra italiana

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È morto a 96 anni stanotte a Roma all’Ospedale Gemelli Emanuele Macaluso. Nato a Caltanissetta il 21 marzo del 1924, da ragazzo aveva sfidato a viso aperto la mafia organizzando le lotte contadine nella sua Sicilia, vedendo cadere assassinati dai sicari di Cosa nostra molti dei suoi compagni.

Macaluso si iscrisse al Partito Comunista d’Italia prima della caduta del Regime fascista: si iscrisse infatti clandestinamente al Pci già nel 1941, a soli 17 anni, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Iniziò la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano del Pci: membro della corrente riformista, nel 1960 entrò nella Direzione del partito. Fu parlamentare nazionale per sette legislature e direttore dell’Unità dal 1982 al 1986.

Ha coniugato all’impegno politico quello sindacale: attivissimo come dirigente della Cgil, ne diviene segretario regionale in Sicilia nel 1947, l’anno insanguinato dalla strage di Portella della Ginestra. In Sicilia, nel 1958 è l’artefice di uno scacco alla Dc rimasto nella storia: Macaluso riuscì a convogliare sulla candidatura alla presidenza della Regione del democristiano Silvio Milazzo i voti di partiti di sinistra e di destra, ma anche quelli di fuoriusciti democristiani, mettendo così in minoranza il candidato ufficiale della Dc. Una mossa spregiudicata, che molti criticheranno, ma che ricevette il plauso di Togliatti. Quell’operazione politica rimase epocale, tanto che derivò il vocabolo “milazzismo“, rimasto a lungo in auge nel linguaggio della politica italiana.

Oltre ad essere stato un politico di primo piano, Macaluso è stato anche un grande giornalista. Terminata la guerra, giovanissimo, collabora con La voce della Sicilia. Dal 1982 al 1986 è direttore de L’Unità; poi nel 1996 fonda il mensile ‘Le ragioni del socialismo’ e dal 2011 al 2012 è l’ultimo direttore de Il Riformista.

Oggi c’è stato cordoglio unanime dal centrosinistra e l’aula della Camera lo ha ricordato con un minuto di silenzio. Nella sede della Cgil Palermo , in via Meli 5, si sono alzate le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. “Si è spento il faro. Resta la scintilla. Per quel poco di luce che ha fatto o che farà, nella mia vita, la luce è sua” questo il ricordo di Macaluso in un post su Facebook del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.