Bloccati due topi d’appartamento “acrobati”. Erano saltati giù dal balcone per fuggire

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Un ladro all'opera in un'immagine di repertorio

Più che “topi d’appartamento” sarebbe meglio definirli come “gatti” i due ladri individuati dalla Polizia di Stato dopo due furti in altrettanti alloggi di Vicenza, per le indubbie doti di agilità dimostrate. Due uomini sui trent’anni, asiatici di nazionalità indiana, sono stati però riconosciuti e identificati dopo la fuga in seguito ai blitz falliti dai due malviventi ieri sera intorno alle 20.

Una doppia segnalazione era giunta proprio in prima serata alla centrale operativa della Questura, da parte di due diverse famiglie spaventate per la presenza di estranei in casa avvistati in via Giovanni da Pedemuro in zona Santa Bertilla.

Alla vista dei cittadini inquilini degli appartamenti sotto “visita sgradita” i due malviventi se la sono subito svignata lanciandosi con un balzo dal primo piano di una delle due abitazioni continue. Gli operatori della Questura, però, dopo aver raccolto una descrizione sommaria dei due “acrobati”, li hanno intercettati in via Meschinelli dopo pochi minuti, pacificamente seduti su una panchina a chiacchierare. Probabilmente contavano di passare del tutto inosservati, mentre la Volante ha voluto con perspicacia verificare le loro posizioni, visto che le descrizioni combaciavano alla perfezione.

Incalzati dai poliziotti, i due indiani, rispettivamente di 32 e 31 anni – S.R. e S.S. le loro iniziali -, hanno infine ammesso la loro responsabilità e hanno restituito l’unico “provento” della loro attività criminale interrotta sul più bello, oltre a una bicicletta poi recuperata e restituita al proprietario. Vale a dire una bottiglia di whiskey di pregio trafugata poco prima dal garage di una delle due famiglie, rimasta da stappare.

Condotti negli uffici della Questura in viale Mazzini, entrambi gli stranieri di origine indiana e regolari in Italia sono stati denunciati per tentato furto aggravato e in seguito rilasciati in attesa del pronunciamento di un giudice del Tribunale di Vicenza. Tornano quindi a piede libero, nonostante l’ammissione di colpa, anche se saranno tenuti sotto controllo dalle forze di polizia del capoluogo berico. Una curiosità rivelata dagli investigatori: si tratterebbe di atleti specializzati nella disciplina delle lotta indiana.