Autonomie, nuovo scontro politico nel Governo. Veneto e Lombardia furiose

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Nuove tensioni nell’alleanza gialloverde di governo; stavolta sulla questione Autonomie. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato: “Abbiamo fatto significativi passi avanti sulle Autonomie. Ragionevolmente ci avviciniamo al passaggio finale”. Sarebbe quindi stato trovato un accordo sulla scuola: il M5s avrebbe ottenuto il mantenimento dei concorsi per insegnanti a livello nazionale, ma sarebbe stata inserita una norma che, come richiesto dal Carroccio, prevede un minimo di anni nella prima sede di assegnazione. Allo stesso tempo, il Presidente del Consiglio ha smentito possibili rimpasti nell’esecutivo. Dopo le recenti tensioni interne alla maggioranza e i continui botta e risposta tra i vicepremier Salvini e Di Maio, Conte ha spiegato: “Nessuno dei ministri mi ha mai prospettato la possibilità di una ricomposizione della squadra di governo. Dopo la pausa della competizione elettorale europea non mi è arrivata alcuna richiesta”.

Ma i Governatori del Nord sulle Autonomie insorgono. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha dichiarato: “Mi ritengo assolutamente insoddisfatto dell’esito del vertice sulle Autonomie. Aspettiamo di vedere il testo definitivo, ma se le premesse sono queste, da parte mia non ci sarà alcuna disponibilità a sottoscrivere l’intesa. Abbiamo perso un anno in chiacchiere, mi sento profondamente amareggiato”. Gli ha fatto eco il presidente della regione Veneto Luca Zaia: “Resto basito davanti all’ennesimo rinvio. Pensavo che il premier fosse così autorevole da chiudere la partita. Noi veneti ne abbiamo le tasche piene”.

In tutto questo, le tensioni nel governo, nonostante alcune dichiarazioni di facciata, si acuiscono. Il leader pentastellato Luigi Di Maio ha detto: “Escludo la crisi, meglio se ci vediamo con Salvini”. Il leader leghista dal canto suo ha replicato: “Il problema sono i ministri Toninelli e Trenta”. Il capo del M5S poi in un’intervista televisiva ha aggiunto: “Ci siamo sentiti due giorni fa, per il decreto sicurezza con Salvini. Sento la mia ragazza ogni giorno, non certo lui”. Dall’opposizione si è registrato invece l’intervento del segretario del Pd Zingaretti: “La paura fa 90, i due vicepremier sono imbarazzanti”. Pertanto, la situazione politica italiana rimane tesa.