Caos toghe, l’ex ministro Lotti si autosospende dal Pd. Intanto, il Csm perde un altro pezzo

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Prosegue senza sosta il caos toghe. L’ex ministro in quota Pd Luca Lotti ha comunicato al suo segretario di partito Nicola Zingaretti la seguente decisione: “Mi autosospendo dal Partito democratico fino a quando questa vicenda non sarà chiarita.

Lo faccio per il rispetto che provo verso gli iscritti del Pd”. Zingaretti ha definito il gesto “di grande responsabilità”. La decisione arriva dopo un’intercettazione di Lotti in merito alle nomine di magistrati (nello specifico, quella del successore di Giuseppe Pignatone a Roma).

La risposta di Zingaretti a Lotti. Il segretario dem ha ringraziato l’ex ministro dicendo: “Lo ringrazio per un gesto non scontato nei confronti della politica, delle istituzioni e del partito.

Sono consapevole della difficoltà umana di questi giorni, ma ciascuno di noi ha una responsabilità alta nei confronti della comunità di cui facciamo parte e verso il Paese. Penso che questa scelta gli consentirà anche di tutelare al meglio la sua posizione in questa vicenda che, come ha detto lo stesso Lotti, deve essere ancora chiarita”.

Nel frattempo, il Consiglio superiore della magistratura perde un altro pezzo. Si è dimesso infatti un altro membro togato: un altro consigliere del Csm coinvolto nella riunione con Luca Palamara e Luca Lotti sulla nomina del procuratore di Roma.

Si tratta di Corrado Cartoni di Magistratura Indipendente. E il caos continua.