Centrodestra: totale condivisione su riforma presidenziale e autonomia

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In una nota diffusa da tutti i componenti del tavolo del centrodestra sul programma di governo, che si è riunito per la prima volta negli uffici della Lega in Senato, si legge: “Totale condivisione su riforma presidenziale e autonomia”.

Al termine dai partecipanti emerge “soddisfazione per il clima unitario riscontrato nella prima riunione del centrodestra sul programma di governo”. “La coalizione che condivide valori, idee e battaglie identitarie – si sottolinea – ha posto al centro della sua agenda politica le emergenze che affliggono l’economia italiana, come l’inflazione, la crisi internazionale alle porte dell’Italia, la crisi energetica, il rincaro dei costi delle materie prime, e le misure da attuare nell’immediato”. Soprattutto, nel corso della riunione, è emersa “totale condivisione nel ribadire il pieno rispetto degli impegni internazionali dell’Italia anche relativamente alla guerra in Ucraina, riforma presidenziale, autonomia”. “Non solo – conclude la nota -, il centrodestra si è dato un metodo ben preciso: quello di aprire un tavolo permanente sul programma elettorale che condurrà agli interventi e alle riforme più giuste, articolate e complesse necessarie per rilanciare il Paese”. “Il dato di fatto – viene quindi evidenziato dalla coalizione – è che mentre il centrodestra è al lavoro per dare ai cittadini un’idea chiara su come intenda governare per i prossimi cinque anni, nel centrosinistra sono ancora impegnati a definire il perimetro di alleanze”.

È atteso, ancora una volta a Montecitorio, un altro tavolo, quello sui collegi, mentre non è prevista a breve una nuova reunion tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Da sciogliere, soprattutto, ci sono i nodi legati al progetto di autonomia (caro ai leghisti), e quello sul presidenzialismo considerato irrinunciabile dal partito di via della Scrofa. Salvini è sicuro che non ci saranno problemi con gli alleati. “Metterò personalmente la proposta di autonomia in mano a Berlusconi e Meloni di cui sono sicuro arriveranno le firme – dice il segretario della Lega – perché autonomia significa efficienza, modernità, responsabilità, sviluppo”.