Cerimonia del Ventaglio al Quirinale, parla il Presidente Mattarella

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Tradizionale cerimonia del “Ventaglio” al Quirinale. L’incontro del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la stampa parlamentare è stata un’occasione per riflessioni che abbracciano politica, società e cultura. Nel discorso ha toccato i principali dossier internazionali, da Gaza alla guerra in Ucraina: “L’aggressione della Russia all’Ucraina ha cambiato la storia d’Europa. È ben noto che i Paesi dell’Unione e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non – come viene enunciato – la convinzione che la Russia, dopo quella all’Ucraina, coltivi il proposito di altre, nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza di alcuni di essi. Questi mutamenti hanno provocato, tra le altre conseguenze, un comprensibile disorientamento nelle pubbliche opinioni. Disorientamento aggravato da un’abile e perversa opera di diffusione di false notizie e false raffigurazioni”.

Il Capo dello Stato ha quindi richiamato l’urgenza di leggere i segnali della storia, senza sottovalutare le dinamiche in corso: “Aspirare a essere temuti più che stimati e ammirati può, forse, produrre qualche vantaggio nell’immediato ma colpisce, incrina ampiamente e forse azzera, per il futuro, fiducia, prestigio, autorevolezza; e, quindi, stabile ed effettiva influenza nella comunità internazionale”.  Poi ha sottolineato: “Sul piano della realtà delle relazioni internazionali la scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l’equilibrio; equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra. La storia – maestra di vita – che insegna che, fin tanto che non saremo riusciti a eliminare dalla vita internazionale le tentazioni di dominio su altri popoli, è l’equilibrio che impedisce di seguire le tentazioni di dominio”.

“In un panorama di per sé non facile – ha proseguito Mattarella – si è inserita la funzione delle piattaforme digitali, che non sono semplici contenitori, bensì ambienti complessi che influenzano e modellano le interazioni sociali, economiche e culturali. L’imporsi dell’Algoritmia – e un uso spregiudicato dell’intelligenza artificiale – crea egemonie che negano il pluralismo, organizzando i contenuti della rete in modo da costringere gli utenti verso canali obbligati, agendo da mediatore occulto, di ignote caratteristiche e finalità, con caratteri distorsivi, lontani da quelli della libertà e del pluralismo dell’informazione. In tal modo Internet, dalla missione di libertà espressiva e diffusiva da parte di chiunque, si converte in luogo di organizzazione e scorrerie per i propalatori delle più incredibili fake news”.

“Il mondo dell’informazione vive un’epoca di vorticosa trasformazione. Va progettata una transizione che salvaguardi la funzione dell’informazione indipendente – e quindi dei giornalisti che, a loro volta, evitino la tentazione dell’autocensura – riconoscendo e rendendo operante la sua funzione nella vita democratica”, ha concluso il Presidente della Repubblica.