Ecoattivisti, FdI propone pene più severe: carcere fino a tre anni e daspo

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Pugno duro contro chi imbratta i beni culturali a partire dagli “ecoattivisti”. FdI propone il carcere fino a 3 anni per chi si rende autore di atti vandalici contro opere d’arte o bellezze storiche. L’ultimo episodio che ha scatenato la reazione del partito della premier Meloni riguarda la vernice nera versata nella fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna a Roma.

“La proposta, ancora in bozza, si muove in due direzioni: pene più severe e Daspo”, spiega il primo firmatario, il senatore FdI Marco Lisei. I sostanza si punta ad “estendere il reato previsto dall’articolo 635 del codice penale sul danneggiamento, che ora è difficilmente applicabile a chi deturpa o imbratta un bene nel caso in cui il danno non sia in linea teorica permanente – chiarisce il senatore -, e la seconda, prevedere la possibilità di applicare una sorta di Daspo urbano a questo tipo di condotta”.

Lisei spiega che si tratta di “una doppia tutela”. L’obiettivo è ottenere un effetto ‘deterrente’ spiega il senatore di FdI. Chi ha riportato una denuncia o è già stato condannato per atti di vandalismo, verrebbe applicato il divieto di avvicinarsi a edifici sottoposti a tutela. In caso di trasgressione verrebbe elevata una multa che andrebbe dai 500 ai mille euro. Inoltre l’estensione del reato di danneggiamento a chi imbratta un monumento comporterebbe l’applicazione delle pene previste dall’articolo del codice penale, che prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni.