Elezioni 2020, il Sì al referendum costituzionale è in testa

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Si sono chiuse alle 15.00 le operazioni di voto per referendum, suppletive del Senato, regionali e amministrative. L’affluenza è stata del 53,82% e finora sono state scrutinate circa l’80% delle sezioni. In base alla quarta proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, il Sì raggiunge il 68,1,% al referendum costituzionale. Il No si attesta al 31,9%. La copertura del campione è data al 41%.

Per le Regionali, dai primi intention poll, Luca Zaia appare senza avversari in Veneto. Grande vantaggio anche per Giovanni Toti in Liguria. In Puglia Emiliano davanti a Fitto: in Toscana infine Giani viene dato in vantaggio sulla Ceccardi. Il centrodestra dovrebbe aggiudicarsi le Marche con Francesco Acquaroli.

Non tardano ad arrivare i primi commenti da parte dei politici: “Grazie a Eugenio Giani, candidato gentiluomo, per la bellissima e meritata vittoria. La Toscana oggi sorride” scrive su Facebook il leader di Italia viva Matteo Renzi commentando le proiezioni sul voto per le regionali.

il segretario Pd, Nicola Zingaretti, commenta i risultati del referendum: “Siamo molto soddisfatti: si apre, con la vittoria del Sì, una stagione di riforme. Si conferma che il Pd è la forza del cambiamento, garante anche in questa legislatura di un percorso di innovazione e modernizzazione delle istituzioni di cui da sempre sentiamo il bisogno”, ha aggiunto Zingaretti.

Su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio scrive: “Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo”. Poi Luigi Di Maio, in una dichiarazione alla Camera dice: “Ora dobbiamo guardare avanti, alla normalizzazione delle indennità dei parlamentari. Voglio rivolgere un invito a tutti: uniamoci per ridurre anche gli stipendi dei parlamentari“.