Elezioni in Sicilia, vince Musumeci. Sconfitta pesante per il centrosinistra

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Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione siciliana. Dopo lo scrutinio di tutte le 5300 sezioni il candidato del centrodestra, ha ottenuto il 39,9 % delle preferenze. Lo segue il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri col 34,6% che quindi viene eletto all’Assemblea regionale siciliana. Poi Fabrizio Micari con il 18,6%, Claudio Fava con il 6,1 e Roberto La Rosa, con lo 0,7 %.

Il neo presidente della Regione siciliana Nello Musumeci parla dopo una giornata di prudenza nel suo comitato elettorale di Catania: “sono felice di avere ricevuto il consenso di un ruolo di grande responsabilità – ha detto – Voglio essere e sarò il presidente di tutti i siciliani, di chi mi ha votato e di chi legittimamente ha ritenuto di votare altri candidati. Credo che il primo compito che dobbiamo assolvere è di recuperare oltre il 50 per cento dei siciliani che non ha votato”. E ancora “l’impegno antimafia non è un obiettivo programmatico, ma un prerequisito dal quale non ci siamo mai allontanati. Non può essere solo del mio governo e della classe dirigente, ma di tutti i siciliani”.

Sul fronte pentastellato: “Queste elezioni saranno ricordate come quelle dei grandi brogli. Per questo avevamo richiesto gli osservatori Osce”. Così il deputato M5s Manlio Di Stefano in un punto stampa dopo il voto in Sicilia. “Lo scarto dei voti reali – specifica – è di circa 20mila voti, vale a dire i voti che potrebbe portare Francantonio Genovese”, il cui figlio Luigi è candidato con Musumeci. “Il riconteggio – precisa – una delle ipotesi che ci sono, deciderà Cancelleri”.

La replica amara della sinistra: “Quello sulla presidenza non è il risultato che ci saremmo aspettati, c’è stata una corsa al voto utile. Avremmo preferito maggior rispetto nei confronti degli elettori. Non abbiamo gradito che l’unico punto su cui hanno insistito i dirigenti Pd sia stato quello di non votare Claudio Fava”. Il voto in Sicilia, aggiunge Fava, “conferma una proposta politica in cui tutte le proposte e i linguaggi della sinistra si ritrovano in un progetto condiviso e senza bandiere separate”.

Affluenza in calo: Il primo dato certo di questa consultazione è quello del’affluenza, ancora in lieve calo rispetto alle precedenti regionali e con riesce a raggiungere la metà del corpo elettorale. Il dato si è infatti fermato al 46,76 per cento (2.179.474 elettori su 4.661.111), in leggero calo rispetto a cinque anni fa, quando fu del 47,41. A Messina l’affluenza più alta con il 51,69%. Poi Catania con il 51,58%, Siracusa 47,55%, Ragusa 47,48%, Palermo 46,4%, Agrigento 39,6%, Caltanissetta 39,83%. In coda Enna con il 37,68%.