Eugenio Giani si conferma presidente della Regione Toscana, esulta il Pd

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Eugenio Giani, presidente uscente e candidato del campo largo di centrosinistra, è stato rieletto governatore della Toscana. Giani è stato riconfermato col 53,9% dei voti, 13 in più rispetto ad Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra, fermo al 40,9%. Interessante il risultato della candidata della sinistra radicale e di Toscana Rossa Antonella Bundu, che ha raggiunto il 5,1% (ma la lista è sotto il 5%, al 4,5%, e quindi fuori dal Consiglio regionale per un soffio). Affluenza in picchiata: il dato definitivo si ferma al 47,73%, minimo storico in Toscana, in calo di quasi 15 punti rispetto al 62,6% del 2020.

Il Pd è il primo partito con il 34,4%, poi Fdi al 26,8%. Affonda la Lega di Roberto Vannacci, a cui Matteo Salvini aveva affidato la campagna elettorale e la composizione delle liste: è al 4,3%, crollata rispetto al 21,7% del 2020. Forza Italia cresce di un paio di punti, al 6,1%. Ma tra i moderati a fare il boom è la lista “Eugenio Giani Presidente – Casa Riformista”, all’8,8%. Avs si ferma al 7%, mentre fanalino nei voti di lista del centrosinistra è il M5s di Giuseppe Conte, che cala al 4,3%.

“Ha vinto la Toscana illuminata e riformista. Il risultato è stato chiaro fin dai primi scrutini. Ed è un voto che guarda al futuro. E’ una soddisfazione straordinaria” ha detto Eugenio Giani che ha conquistato il suo secondo mandato con “un risultato netto che, già dalle prime proiezioni, non ha lasciato spazio a dubbi”.

“Questo voto indica una Toscana che decide con autonomia, con il proprio cervello, ispirata ai valori di libertà, democrazia e giustizia sociale. Una regione che guarda avanti con uno spirito progressista e illuminato”.

Il presidente della Regione ha rivendicato il lavoro svolto nei cinque anni appena trascorsi, elencando alcune delle iniziative più significative della sua amministrazione: dagli asili nido gratuiti alla legge sul fine vita medicalmente assistito, fino all’investimento sulla sanità pubblica, definita “tra le eccellenze del Paese”.