Giornata Disabilità, Mattarella: “Superare pregiudizi e stereotipi”

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In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dichiara: “Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi”.

“È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti. Sulle disabilità – sottolinea poi il capo dello Stato – è necessario cambiare la prospettiva, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Le persone con disabilità chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti”.

Mattarella condanna duramente le offese sui social. “La superficialità con cui si utilizzano sui ‘social media’ espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile”.

L’importanza della famiglia. Nel nostro Paese – scrive ancora Mattarella – le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti. Abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni”.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, interviene sull’argomento: “la Giornata internazionale delle persone con disabilità ci ricorda che l‘inclusione inizia dalla scuola: dentro le aule tutti i ragazzi devono sentirsi accolti e godere delle stesse opportunità, senza distinzioni. Il ministero e l’intera comunità scolastica sono impegnati per abbattere le barriere, non solo strutturali, per una scuola che sia veramente inclusiva”.