Giornata forze armate, Mattarella: “Salvaguardia delle nostre libere istituzioni”

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Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione di una deposizione di una corona d'alloro sulla Tomba del Milite Ignoto all'Altare della Patria, oggi 4 novembre 2023. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Oggi si sono svolte a Roma e a Cagliari le celebrazioni istituzionali per il 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Nella Capitale le celebrazioni hanno avuto inizio al binario 1 della stazione Termini con l’arrivo del “Treno della memoria”, il convoglio che nel 1921 trasportò la salma del Milite Ignoto. Alle 9 la cerimonia presso l’Altare della Patria, in piazza Venezia, con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha deposto una corona di alloro.

Alle 11.30 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si sono recati a Cagliari dove c’è stato lo schieramento dei reparti dell’esercito, con in testa la Brigata Sassari, della marina, dell’aeronautica, dei carabinieri e della guardia di finanza.

Assieme al capo dello Stato al Vittoriano era presente anche la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e i vertici di Forze armate e di Polizia. La cerimonia è stata caratterizzata come da tradizione dalle note dell’Inno Nazionale eseguito da una banda militare e dal sorvolo delle Frecce Tricolori.

Le parole di Mattarella in un messaggio inviato al ministro della Difesa Guido Crosetto: “Nella data odierna celebriamo la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, espressione del popolo che volle, col plebiscito, l’Italia unita. La storia delle Forze Armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano. L’Italia – sottolinea il presidente della Repubblica – poté contare, all’inizio della costruzione dello Stato unitario, sull’intervento dei militari dei vari Stati della penisola, opera continuata poi, durante la Prima guerra mondiale, nella lotta per l’integrità del Paese, simboleggiata dalla resistenza sul Piave. Infine, quando, dopo l’8 settembre 1943, la indipendenza del Paese fu a rischio, furono le Forze Armate e il popolo italiano, uniti nella Guerra di Liberazione, a permettere il riscatto della Patria”.

La salvaguardia delle nostre libere istituzioni: “L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza – ha proseguito Mattarella – sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell’Italia a vivere in pace, offrendo una risposta di concordia e affidabilità nella difesa dei diritti di ogni cittadino. È un sentimento che si esprime e si moltiplica con il contributo di valore che le Forze Armate forniscono alle missioni delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, mettendo a disposizione, su mandato del Parlamento e del Governo, la competenza e la dedizione dei militari italiani. Il contesto internazionale nel quale la Repubblica dispiega la sua azione rende più che mai prezioso il loro apporto”.

Sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha sottolineato: “Rendiamo onore al coraggio di chi ha sacrificato la sua vita per difendere la nostra Patria. A loro la nostra profonda gratitudine e l’impegno affinché la nostra Nazione torni a credere in sé stessa e a guardare in alto”.