Cena “in nero”: a Villa Velo irrompono i finanzieri. Multe per oltre 7500 euro

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Doveva essere un’elegante cena pubblicizzata grazie ad un tam tam social nei locali storici di Villa Velo Zabeo a Velo D’Astico, si è rivelata invece un boccone amaro per ospiti e maestranze interrotte sul più bello da un intervento della Guardia di Finanza. I Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria finalizzate al contrasto del sommerso da lavoro, hanno rilevato a colpo sicuro infatti plurime infrazioni in tema di lavoro “nero” e “irregolare”.

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Schio – unitamente a funzionari dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Vicenza – hanno così effettuato un accesso presso la villa nobiliare censita all’interno del catalogo dell’Istituto Regionale Ville Venete: un’iniziativa decisa dopo un attento monitoraggio delle più diffuse piattaforme social, nel quale è stata individuata la pubblicizzazione di un evento enogastronomico organizzato all’interno del citato plesso immobiliare. I successivi approfondimenti eseguiti per il tramite delle banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di rilevare una serie di anomalie che hanno portato alla pianificazione di un intervento ispettivo, in forma congiunta, con i funzionari dell’ITL di Vicenza.

Un controllo dove è stata effettivamente riscontrata la presenza di diverse figure professionali, sia lavoratori dipendenti che lavoratori autonomi, impiegati in violazione delle norme a tutela del lavoro e della legislazione sociale: in particolare, è stata rilevata la presenza di due camerieri in “nero” nonché l’omessa comunicazione obbligatoria di rapporto di lavoro autonomo occasionale per un sommelier. Per tali circostanze, è stata inflitta una sanzione amministrativa di 2500 euro ed è stato immediatamente adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Al proprietario della Villa, in qualità di organizzatore dell’evento, è stata invece comminata un’ulteriore sanzione amministrativa prevista dall’art. 32 della Legge Regionale 29 del 2007 per un importo minimo di 5000 euro: da un approfondimento con gli uffici preposti del comune di Velo D’Astico, è emerso altresì che non risultava depositata alcuna richiesta autorizzativa o SCIA per l’evento in questione.

Un’iniziativa quella che ha sospeso anzitempo la cena “abusiva” che si inquadra nella più ampia azione condotta dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Ispettorato di Vicenza, volta ad individuare e contrastare il fenomeno del lavoro sommerso che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresenta principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i basilari diritti previsti dalla legge.