Giornata mondiale del Rifugiato, Mattarella: “Tutela della persona è principio fondativo della Repubblica Italiana”


Sono oltre 122 milioni le persone in tutto il mondo che sono state costrette ad abbandonare le proprie case, ma la loro possibilità di trovare sicurezza e sostegno è minacciata come mai prima d’ora. A renderlo noto è l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che ricorre oggi.
“Il totale fallimento nel porre fine ai conflitti, dal Sudan all’Ucraina, dalla Repubblica Democratica del Congo a Gaza, continua a causare sofferenze umane inimmaginabili – sottolinea Grandi – Persone innocenti che fuggono per salvarsi la vita, mentre volano i proiettili e piovono i missili, ma sono ingiustamente stigmatizzate, rendendo più difficile sfuggire al pericolo e trovare un luogo dove riprendersi e ricostruire la propria vita”.
Nel biennio 2023-24 gli espatri dei cittadini italiani e le immigrazioni dei cittadini stranieri raggiungono valori mai visti negli ultimi 10 anni. E’ quanto emerge dal report Istat sulle migrazioni. Gli espatri dei cittadini italiani sono stati in tutto 270mila, +39,3% rispetto al biennio precedente. Le immigrazioni dei cittadini stranieri hanno toccato quota 760mila (+31,1%). Il Paese primo per flussi è l’Ucraina, con 59 mila migranti.
Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La visione della Repubblica Italiana, fondata sulla cooperazione multilaterale e sul dialogo, appare ancora più preziosa, con l’attivo coinvolgimento delle forze della società civile, per un approccio condiviso in grado di offrire risposte rapide, concrete ed efficaci – Nella Giornata Mondiale del Rifugiato, si rinnova il dovere di ricordare che la tutela della persona, in ogni sua condizione, è principio fondativo della Repubblica Italiana, cuore dell’ordinamento europeo e pilastro del diritto internazionale”. In Italia: “Il nostro Paese anche per la sua collocazione geografica, si trova in prima persona a rispondere a questa sfida globale e ad affrontare le ragioni profonde di questi fenomeni. Si misurano in questo ambito le insufficienze dell’ordinamento internazionale che non riesce ad assolvere pienamente al compito di protezione di queste condizioni di fragilità, specie in questa fase di indebolimento e lacerazione delle relazioni fra gli Stati”, aggiunge Mattarella.