Capienze massime per stadi, cinema e teatri: le decisioni del Cts

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Nuove regole per l’accesso a stadi, cinema e teatri. Il Cts ha dato il suo parere sulle capienze massime. Sarà ora il governo a decidere in che modi e tempi tradurre le indicazioni degli esperti in un provvedimento di legge,  in ottica di una gestione efficace della pandemia di Sars-CoV-2.

Secondo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, in zona bianca è infatti previsto un aumento della capienza massima delle strutture al 100% all’aperto e all’80% al chiuso, per teatri, cinema e sale concerti. Per quanto riguarda stadi e impianti sportivi, è stato stabilito invece il 75% della capienza all’aperto e il 50% al chiuso. Nessuna limitazione per i musei, ma in tutti casi citati si dovrà esibire il Green Pass. L’indicazione del Cts è di un allentamento graduale delle misure, ma di un costante monitoraggio.

In particolare per cinema, teatri e musei, il Cts raccomanda l’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi, ponendo massima attenzione alla qualità degli impianti di aerazione e alla vigilanza sul rispetto delle indicazioni.

Per stadi e palazzetti, gli esperti raccomandano l’utilizzo di tutti i settori e non solo di una parte. L’obiettivo è evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone. Anche in questo caso è cruciale l’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi.

Contrario alle limitazioni di capienza Matteo Salvini della Lega che punta alla riapertura totale. “All’estero -dice – sono aperti al massimo della capienza, non ha senso limitare l’accesso con il green pass”. “Mancano i locali per giovani, le balere, le discoteche, che possono e devono riaprire come tutti. Se possono andare 4mila persone allo stadio perché non possono andare 400 ragazzi a divertirsi?”. “Alla fine poi ci sono le feste abusive e se uno prende la metro, ci sono migliaia di persone che vanno al lavoro nello stesso treno”.

L’obiettivo della Lega è di “ottenere tamponi rapidi e gratuiti per tutti coloro, lavoratrici e studenti, che non hanno il Green pass”. Salvini, intervenuto a ‘Telelombardia’, fa notare che “ci sono ancora tre milioni di italiani sopra i 50 anni non vaccinati, molti non possono farlo e altri per scelta non vogliono farlo. Non entro nel merito delle loro scelte, ma non possiamo frustarli o obbligarli, lasciarli a casa senza stipendio. Ci sono 20mila poliziotti che non hanno il green pass e non è logico, impedire loro di farsi i tamponi gratuitamente”.