Il M5s riparte dal nuovo Statuto, Conte: “Vogliamo processi veloci ma ‘no’ a soglie di impunità”

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“Il M5s riparte con nuovo slancio”. Lo ha dichiarato il leader in pectore del M5s Giuseppe Giuseppe Conte presentando il nuovo Statuto con il nuovo simbolo e il nuovo significato delle 5 stelle: non più Acqua, Ambiente, Trasporti, Connettività e Sviluppo, ma i Beni Comuni, l’Ecologia Integrale, la Giustizia Sociale, l’Innovazione Tecnologica e l’Economia Eco-Sociale di mercato.

Conte: “Io sono pronto e non intendo mollare di un centimetro”. In particolare l’ex premier non intende arretrare su alcuni punti cardine del MoVimento a partire dalla giustizia: “Vogliamo processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati, non accetteremo mai che il processo penale per il crollo del ponte Morandi possa rischiare l’estinzione”. Prima convocazione per l’Assemblea degli iscritti il 2 e 3 agosto. “Noi – continua- siamo quelli della legge spazzacorrotti, del superbonus e del reddito di cittadinanza, che qualcuno vorrebbe smantellare per interessi di bottega. Piuttosto rinnoviamolo nella parte delle politiche attive”.

Nuovi poteri al presidente del Movimento 5 Stelle. Nel nuovo Statuto si evidenzia che il presidente diventa “l’unico titolare e responsabile della determinazione e dell’attuazione dell’indirizzo politico del M5s”, nonché “il rappresentante politico del Movimento in tutte le sedi”. Inoltre “dirige e coordina la comunicazione delle attività del MoVimento 5 Stelle e degli eletti”. “Il presidente è eletto mediante consultazione in Rete secondo le procedure approvate dal Comitato di Garanzia, e resta in carica per 4 anni” ed è “eleggibile per non più di due mandati consecutivi”.

E Beppe Grillo? Lui resta il garante del M5S e “il custode dei valori fondamentali dell’azione politica del M5s, ha il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme dello statuto”. In un altro passaggio del documento si legge che anche il garante è “eletto mediante consultazione in rete, all’interno di una rosa di candidati non inferiore a tre” e “resta in carica a tempo indeterminato” nonostante la sua carica sia revocabile “su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia all’unanimità e ratificata da una consultazione in rete degli Iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta”.