Lega Nord: sì al doppio tesseramento. Salvini sulla Gregoretti parla di un processo al popolo italiano

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“Oggi è l’inizio di un bellissimo percorso, è il battesimo di un movimento che ha l’ambizione di rilanciare l’Italia nel mondo”. Lo ha detto Matteo Salvini, entrando all’Hotel Da Vinci di Milano per il congresso federale straordinario della Lega che ha approvato per alzata di mano le modiche allo statuto, già approvate in precedenza dal Consiglio federale. Il nuovo regolamento prevede, tra le altre cose, la possibilità del doppio tesseramento, alla Lega storica e alla “Lega Salvini Premier”, movimento parallelo creato a fine 2017.

Dal palco del congresso della Lega, a Milano, Matteo Salvini ha mandato un messaggio al governo giallorosso: “Prima mandiamo a casa questi incapaci e meglio è”. Il leader del Carroccio ha poi aggiunto: “L’ambizione è cambiare la storia di questo continente. Non ci dobbiamo accontentare di mandare a casa Conte, Renzi e Di Maio, che tanto andranno a casa. Nei libri di storia non ci sarà una virgola su di loro”.

Poi l’ex ministro dell’Interno ha aggiunto: “Siamo nel 2019 e il fatto che la Lega sia un movimento nazionale mi sembra ormai chiaro ed evidente. Il sogno di Umberto Bossi non è morto. Non riusciranno a fermarci”. “Quando ho iniziato questo percorso sei anni fa con la Lega al 3% non avrei mai immaginato di avere l’onore e la fortuna di rappresentare il primo partito di questo Paese e la speranza per milioni di italiani”. “Qualcuno questa speranza la vuole fermare anche attraverso una iniziativa giudiziaria ma non ce la faranno. Quando un popolo assapora il profumo della libertà non ci sono manette che tengono”.

E Salvini risponde anche sul caso Gregoretti: “Non penso che questi giudici attacchino me, attaccano un popolo. Non c’è in ballo la libertà personale di Salvini è un attacco alla sovranità nazionale, al diritto alla sicurezza e alla difesa dei confini”. E tuona: “Processateci tutti. Siamo l’ultima ancora di salvezza per il popolo cristiano occidentale”.

Quindi annuncia: “Quando saremo al governo cancelleremo i senatori a vita”. Sulla nuova Lega precisa: “Serve un movimento snello, al passo con i tempi. Abbiamo il 30% dei voti, non possiamo ragionare come se avessimo ancora il 3%. Bisogna aprire con intelligenza”.

Applauso e standing ovation per Umberto Bossi all’arrivo al congresso. Il fondatore a sorpresa si è presentato all’appuntamento, nonostante la sua partecipazione fosse data come incerta a causa delle sue condizioni di salute. Il senatore è infatti arrivato su una carrozzina:”Oggi non si chiude nessun partito. I giornalisti mi hanno chiesto se oggi è il funerale della Lega. Col c… il funerale, non c’è nessun funerale alle porte”, ha detto il fondatore della Lega e senatore Umberto Bossi nel suo intervento dal palco del congresso del partito che si tiene a Milano.

Poi il senatur torna al suo vecchio linguaggio: “Il Sud va aiutato altrimenti straripano come l’Africa”. Le sardine”non vanno sottovalutate, rappresentano la spinta sociale contro il Palazzo”.

Toni contrariati quelli di Bossi dal palco: “Se Salvini vuole avere la possibilità di avere il simbolo della Lega nel partito che sta facendo, deve raccogliere le firme”. Ed ha poi aggiunto che “questo congresso nella sostanza dà la possibilità di avere il doppio tesseramento, sarà possibile essere iscritti alla Lega e alla Lega per Salvini. Questo glielo possiamo concedere, siamo noi che concediamo non è Salvini che ci impone. Salvini non può imporci niente, lo diciamo con franchezza”.