Mattarella nomina 57 nuovi Cavalieri della Repubblica: hanno combattuto il Covid-19

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Dal personale sanitario, a tutte quelle persone che nel loro piccolo hanno dato un contributo alla comunità perché reggesse in una delle più grandi crisi sanitarie della storia del Paese.

Dal farmacista che ogni giorno ha percorso 100 km per tenere aperto il servizio a Codogno, alla cassiera di Pesaro che ha donato tessere prepagate per fare la spesa. Fino al rider che ha portato alla Croce rossa di Torino mille mascherine comprate di tasca sua. Nella lista dei 57 Cavalieri al merito della Repubblica nominati oggi da Sergio Mattarella ci sono i volti di tutta l’Italia impegnata in prima linea nell’emergenza coronavirus.

“Il presidente della Repubblica”, si legge nella nota del Quirinale, “ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità. I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali”. Un annuncio arrivato a 24 ore dalle celebrazioni per la festa della Repubblica, caratterizzata, quest’anno, dalla sofferenza per le tante vittime del nostro Paese.

Venticinque donne e trentadue uomini, scelti in tutto il Paese per atti di coraggio o di ingegno: Annalisa Malara e Laura Ricevuti sono la prima anestesista e la prima dottoressa che a Codogno curarono il paziente 1. Maurizio Cecconi è il professore di cure intensive all’Università Humanitas di Milano che, come ricorda il Quirinale, “è stato definito da Jama (il giornale dei medici americani) uno dei tre eroi mondiali della pandemia. E poi c’è Elena Pagliarini, l’infermiera di Cremona che crollò stremata alla fine del turno di lavoro, che fu contagiata dal coronavirus e per poi guarire, e la cui foto diventerà uno dei simboli della pandemia.

Tra le principali realtà sanitarie di ricerca che hanno lottato contro il covid, l’ospedale Spallanzani di Roma, il Sacco e l’università di Milano.

Il Quirinale, oltre a medici e ricercatori, ha scelto di premiare anche i gesti meritevoli: come quello, tra i tanti, di Ettore Cannabona, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Altavilla Milicia (Palermo), ha devoluto in beneficenza l’intero stipendio mensile. O come quello di Bruno Crosato in rappresentanza degli Alpini della Protezione civile del Veneto che hanno ripristinato in tempi record 5 ospedali dismessi della regione.