L’evoluzione dell’uomo raccontata nel brolo di Palazzo Festari. Il Museo si estende

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Le sagome apparse da pochi giorni nel brolo di Palazzo Festari

Il Museo Civico “Dal Lago” di Valdagno apre le porte a un nuovo allestimento stabile. Anzi, sono state allestite nel brolo esterno di Palazzo Festari, da oltre 20 anni sede del museo archeologico e paleontologico, le nuove sagome in metallo che rappresentano alcune tappe fondamentali dello studio delle scienze, con particolare riferimento all’evoluzione dell’uomo da primate a homo erectus. Questo spazio è tutt’ora interessato da un progetto complessivo di riqualificazione intrapreso due anni fa, con l’obiettivo di farne una sorta di “biglietto da visita” visivo, valorizzandone il perimetro verde.

Un abbellimento estetico solo in parte, un accrescimento culturale di più ampia portata quello portato avanti di step in step dall’assessorato alla Cultura valdagnese, che estende di fatto all’esterno l’area museale. La posa definitiva delle sagome sarà completata nei prossimi giorni, a disposizione poi della cittadinanza e di chi vorrà avvicinarsi alle varie proposte culturali che fermentano nel “cuore pulsante” della cultura della città laniera. Il “Brolo Festari”, infatti, risale al XVIII secolo: ospitava giardino e orto annessi all’omonimo edificio, uno dei simboli architettonici dell’intera Valle dell’Agno.

Il costo dell’opera per le casse comunali è stato valutato in 7.844 euro, di cui 2 mila coperti da un finanziamento regionale. Le nuove installazioni racconteranno per gradi le principali fasi dell’evoluzione dell’uomo e delle specie animali, affiancando le ricostruzioni in legno di alcuni dinosauri. Tra gli obiettivi l’intenzione di stimolare la curiosità dei passanti per corso Italia riguardo la ricca e suggestiva collezione di cimeli custodita all’interno.

“Il nostro desiderio – spiega l’assessore alla Cultura, Anna Tessaro – è che il museo venga percepito sempre più come uno spazio per tutti e di tutti, un luogo accogliente che stimoli la curiosità dei passanti nei confronti della storia del nostro territorio. Per i ragazzi che con la scuola vengono a visitare il museo e a svolgere attività didattiche, per i più piccoli a passeggio con i nonni, per chi si ferma a curiosare tra le rocce esposte o per i giovani, quale luogo di ritrovo immerso nella cultura”.

Nel 2001 il brolo ha accolto la piramide stratigrafica, che espone in modo dettagliato tutte le stratificazioni rocciose della Valle dell’Agno, di diverse rocce, di un pannello esplicativo dedicato ai siti naturalistici e archeologici del territorio ed infine la ricostruzione in legno di un dinosauro il velociraptor, realizzato da Roberto Piana. Lo stesso scultore ha realizzato, due anni dopo, anche un pteurosauro rettile volante.