Migranti, l’Europa faccia di più. Piantedosi: “Nessun ritardo nei soccorsi”

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L’Europa deve fare di più sulla questione migranti.  È quanto emerge da più parti in seguito alla tragedia accaduta sulle coste crotonesi dove hanno perso la vita – almeno – 63 migranti tra cui donne e diversi bambini. La premier Giorgia Meloni, intervenuta in Tv, ha parlato di una tragedia evitabile se solo venissero impediti alcuni viaggi. E ha chiarito, peraltro, che quel tratto di mare in cui sono accaduti i fatti non è coperto dalle Ong.

Le attività investigative.
La Procura di Crotone intanto ha aperto un’inchiesta per omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dai racconti raccolti dagli inquirenti di queste ore, emergono inoltre elementi agghiaccianti. “Circa 4 ore prima dell’urto della barca, è sceso nella stiva uno dei due pakistani e ci ha detto che dopo tre ore saremmo arrivati a destinazione – racconta un ragazzo. Poi la barca ha iniziato a fare fumo, ho visto che tre persone hanno gonfiato un gommone e sono scappate”. Gli scafisti fermati, al momento, sono quattro.

Polemica su Piantedosi. Nel frattempo le accuse mosse al governo Meloni sono diverse, a cominciare dalle nuove manovre decise sul tema migranti. Ma il ministro Piantedosi difende l’operato dell’esecutivo e parla di “Nessun legame tra nuove regole e naufragio”. “In soli due mesi abbiamo anche approvato il decreto flussi che consentirà l’ingresso regolare di 83mila persone” ha spiegato al Corriere della Sera. E sui possibili ritardi dei soccorsi, Piantedosi precisa: “So che sono stati fatti tutti gli sforzi possibili in condizioni del mare assolutamente proibitive”.