Navalny morto, fiaccolata in Campidoglio a Roma. Contestata la Lega

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“Per Navalny, per la libertà”. E’ questo lo slogan della fiaccolata in memoria del principale oppositore russo Alexei Navalny, morto in prigione il 16 febbraio, che si è tenuta ieri in serata in piazza del Campidoglio, a Roma. L’iniziativa, lanciata dal leader di Azione, Carlo Calenda, ha visto la partecipazione di tutte le forze politiche, compresa la Lega. Tra i presenti i 35 Paesi con le loro rappresentanze diplomatiche: tutte le 27 ambasciate dell’Ue, più 8 extra Ue, compresi gli Stati Uniti. Presenti gli ambasciatori di Usa, Belgio, Francia, Lussemburgo, Irlanda, Malta, Romania, Grecia, Finlandia, Lituania, Latvia, Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca, Albania, Norvegia, Macedonia del Nord, Montenegro, Commissione Europea. Per le altre ambasciate sono stati mandati diplomatici rimasti in piazza a fianco al sindaco Gualtieri fino alla fine della cerimonia.

Il leader di Azione, Carlo Calenda ha dichiarato:
“Sono contento che tutte le forze politiche siano qui. Non è una cosa comune per l`Italia. È un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà. I dissidenti russi combattono per la libertà che è un valore universale e non è limitato al Paese per cui si combatte. Noi siamo qui per questa ragione”. Calenda ha poi ricordato che il 24 febbraio prossimo sarà in Ucraina nell’anniversario dell’invasione russa.

Al Carroccio e a Matteo Salvini non risparmia critiche il segretario di +Europa, Riccardo Magi. “Caro Salvini, non puoi fare tutte le parti in commedia. Ricordo benissimo quando definivi l’arresto di Navalny una ‘montatura mediatica’, che era un leader solo del ‘3%’. La fiaccolata per Navalny – ricorda Magi – non può trasformarsi nel festival dell’ipocrisia delle anime belle della Lega”. Magi continua nel suo attacco: “Quando ti ‘veniva da ridere’ se qualcuno chiamava Putin dittatore, quando volevi scambiare due Mattarella per mezzo Putin”.

“Chi ha usato la piazza di Roma per insultare e attaccare la delegazione della Lega non ha capito la lezione di Navalny che ha dedicato la propria vita alla libertà”. Così una nota della Lega dopo le contestazioni a Massimiliano Romeo durante la fiaccolata di Roma.