Quirinale: ancora fumata nera. Il centrosinistra boccia la terna del centrodestra

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Palazzo del Quirinale Residenza del Presidente della Repubblica Italiana

Nella seconda votazione del Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica, arriva un’altra fumata nera. Il presidente della Camera Roberto Fico proclamando il risultato dello spoglio ha detto che nessuno ha raggiunto il quorum previsto dalla Costituzione dei due terzi dei componenti del collegio.

Sono state 527 le schede bianche al secondo scrutinio. Al primo erano state 672. Aumentano rispetto alla prima votazione invece i voti dispersi: salgono infatti a quota 125 contro gli 88 registrati il giorno prima. Le schede nulle sono pari a 38. Nella seconda votazione ottengono il maggior numero di voti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al giurista Paolo Maddalena (39 voti per entrambi).

Per le candidature il centrodestra ha ufficializzato quelle dell’ex presidente del Senato Marcello Pera, dell’ex sindaco di Milano Letizia Moratti e dell’ex magistrato Carlo Nordio.
Nomi che sono stati subito bocciati dal centrosinistra. Dopo un vertice, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno fatto sapere che pur essendo “un passo in avanti, utile al dialogo” su quei nomi non si può sviluppare una “larga condivisione”. Il centrosinistra per questo motivo chiede per oggi un incontro tra delegazioni ristrette dei due schieramenti. A tal proposito il segretario del Pd Letta chiede: “la proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave”.

Oggi dalle 11 si torna a votare. Sulla carta si profila come un altro giorno di scontri e riflessione in attesa di giovedì, quando il quorum scenderà alla maggioranza assoluta.