Referendum, nessun quesito raggiunge il quorum. I risultati della amministrative

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Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza: nessuno dei 5 quesiti proposti raggiunge il quorum necessario a validare il voto. L’affluenza si è fermata al 30,58% mentre per validare il voto era necessario il 50%+1 degli aventi diritto. Emilia-Romagna e Toscana si confermano le Regioni più virtuose rispettivamente con un’affluenza del 38,1% e 39%, mentre il Sud si è attestato complessivamente al di sotto della media nazionale, salvo singole eccezioni come la Basilicata dove l’affluenza ha raggiunto il 31,2%. A Napoli ha votato il 33,58% degli aventi diritto, al di sopra della media nazionale.

Tra i 5 quesiti su cui gli italiani erano stati chiamati ad esprimere il loro parere quello che ha registrato più ‘No’ riguarda la cittadinanza: una scheda su tre. Quindi gli italiani bocciano il dimezzamento dei tempi di attesa per diventare cittadini italiani. Per tutti gli altri referendum sul lavoro invece i ‘Sì’ hanno prevalso. Un risultato che ai piani alti del governo viene letto anche come una promozione alle politiche migratorie. “Invito la sinistra a rifletterci”, osserva il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. “La cittadinanza non si regala”, la considerazione a caldo dal leader della Lega Matteo Salvini.

Dopo il voto le reazioni. Se Riccardo Magi di +Europa chiede di eliminare il quorum, il vicepremier Antonio Tajani chiede addirittura di rivedere la legge sul referendum, per evitare uno spreco inutile di soldi. “Oggi non è una giornata di vittoria”, commenta il segretario della Cgil, Landini, che smentisce ogni ipotesi di lasciare la guida del sindacato. E se la maggioranza parla di una vittoria schiacciante e un rafforzamento della compagine governativa, la Pd Schlein replica: “Grazie a 14 milioni di elettori, più di chi ha votato Giorgia Meloni”. “Ne riparliamo alle prossime politiche”, prosegue la segretaria dem, “hanno fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico di questo voto ma hanno ben poco da festeggiare: per questi referendum hanno votato più elettori di quelli che hanno votato la destra mandando Meloni al governo nel 2022. Quando più gente di quella che ti ha votato ti chiede di cambiare una legge dovresti riflettere invece che deriderla”.

Conte chiede rispetto per gli elettori: “Leggo dichiarazioni ed esultanze sguaiate dei ‘tifosi’ della politica. Portate rispetto a circa 15 milioni di cittadini che sono andati a votare. Portate rispetto agli oltre 12 milioni che hanno votato sì a maggiori tutele nel mondo del lavoro. Parliamo di oltre 12 milioni di cittadini che, al di là dei colori politici, chiedono più tutele contro licenziamenti, precariato e incidenti sul lavoro. Noi saremo sempre dalla loro parte, dalla parte giusta. E porteremo avanti la battaglia per loro in Parlamento”, scrive sui social il leader del M5S

I risultati delle amministrative. In concomitanza con il referendum si è votato per le elezioni amministrative in 7 Comuni della Sardegna (Nuoro, Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Luras e Soleminis) e per il ballottaggio in 13 città (tra cui Matera e Taranto). Il campo largo conquista Nuoro al primo turno. A Matera Nicoletti del centrodestra batte Cifarelli. A Taranto vince invece il candidato di centrosinistra Pietro Bitetti. Calcinari eletto sindaco di Sant’Elpidio a Mare. Di Nardo è il nuovo primo cittadini di Ortona. In Lombardia il centrosinistra vince sia a Saronno sia a Cernusco. A Lamezia Terme vittoria per Murone del centrodestra. Il nuovo sindaco di Triggiano, in provincia di Bari, è Pino Toscano, sostenuto dal Movimento 5 stelle e da forze civiche.

Di seguito gli altri risultati:

Abruzzo
Bisegna: Donato Buccini – lista “Cambiamenti per il Comune di Bisegna”

Campania
Volla: Giuliano Di Costanzo – centrosinistra

Lazio
Fiano Romano: Fiano Romano – Pd

Puglia
Orta Nova: Domenico Di Vito – coalizione centrosinistra

Sardegna
Cardedu: Marcello Vacca – unico candidato
Luras: Leonardo Lutzoni – lista civica “Luras innova”
Monastir: Paola Ugas – lista civica “Impegno comune”
Oniferi: Antonello Piras – lista “Progetto per Oniferi”
Soleminis: Claudio Suergiu – lista “Lavoriamo Insieme”.