Regionali 2020. In Emilia Romagna tiene il centrosinistra. La Calabria passa al centrodestra

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Con circa otto punti di vantaggio per il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini che ha vinto le regionali: 51,6%, contro il 43,7% della sua sfidante Lucia Borgonzoni, sostenuta dal centrodestra. Simone Benini del M5s ha preso il 3,5%. Sotto il mezzo punto gli altri candidati: Domenico Battaglia (Movimento 3v) 0,5%, Laura Bergamini (Partito comunista) 0,4%), Marta Collot (Potere al Popolo) 0,3%, Stefano Lugli (Altra Emilia-Romagna) 0,2%.

Il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi: “Non ho cambiato idea: avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici. C’è stato chi ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini che esce il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui”.

“Questa è la vittoria dell’Emilia-Romagna: io continuo a dire di aver fatto bene a voler ostinatamente parlare di Emilia-Romagna, mentre altri parlavano di tutt’altro”, dice Bonaccini, durante una conferenza stampa nel suo comitato a Casalecchio di Reno. Bonaccini ha parlato di un “voto strapieno”. “Questa regione ha dimostrato che se vuoi suonare i campanelli non vieni qui, li suoni a casa tua”, ha aggiunto Bonaccini: “lo dico con tutto il rispetto”.

“Rifarei tutto, anche il citofono, il radiotelefono, il grammofono” così Matteo Salvini è intervenuto nella conferenza stampa a Bologna, dopo le elezioni in Emilia Romagna. Il leader della Lega ha poi aggiunto: “avere una partita aperta in Emilia Romagna per me è un’emozione, dopo settant’anni per la prima volta c’è stata una partita. Parto dall’unico dato certo, che mi riempie di orgoglio, che è quello della Calabria: per la prima volta in una regione del Sud ci siamo e siamo determinanti. Sono felicissimo di essere stato più volte in Calabria, ci tornerò per mantenere gli impegni presi”.

Parlando fuori dal Nazareno Nicola Zingaritti: “i dati che stanno emergendo confermano per fortuna una grande vitalità dell’elettorato che ha partecipato in massa. Un immenso grazie al movimento delle sardine. Oggi Salvini – ha aggiunto – ha perso le elezioni”.

Il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative”. Così il capo reggente M5s Vito Crimi su fb. “Questo però non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento”, scrive Crimi sostenendo che sarà necessario “restare uniti, non lasciarsi irretire da facili sirene”.

In Calabria – Partita invece ampiamente chiusa a favore di Jole Santelli: la candidata di Forza Italia per il centrodestra trionfa con il 55,43% e diventa la prima Governatrice donna della regione. Pippo Callipo per il centrosinistra si ferma al 30,19%, Carlo Tansi (lista civica) registra il 10,6% e precede Francesco Aiello (M5S) al 7,29%. “Jole è l’emblema del riscatto”, assicura Silvio Berlusconi, mentre la prossima presidente calabrese promette “una regione diversa”.

Alle ore 23 l’affluenza alle urne per le elezioni regionali in Emilia Romagna è stata del 67,67%, 30 punti in più rispetto al 37,76% della precedente consultazione di riferimento del 2014. L’affluenza per le elezioni regionali in Calabria, alle ore 23, è stata del 44,32%: il dato è praticamente stabile rispetto al 44,16% della precedente consultazione di riferimento.