Svolta nella riforma della Giustizia: ok del M5S. Discussione alla Camera dal 1 agosto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Riforma della Giustizia ad una svolta. L’appello alla responsabilità alle forze di maggioranza del premier Draghi ha avuto il suo effetto. E’ arrivato infatti anche il travagliato ok del M5S. Strada ora in discesa per la mediazione sulla riforma del processo penale. L’ok è arrivato, dopo una giornata abbastanza tesa nella maggioranza, che aveva portato anche a una sospensione del vertice a Palazzo Chigi. La riforma del processo penale è calendarizzata in Aula alla Camera domenica 1 agosto alle 14.

Gli aggiustamenti che hanno convinto i pentastellati. Per alcuni gravi reati, è previsto un regime diverso, ad esempio: associazione di stampo mafioso, terrorismo, violenza sessuale e associazione criminale finalizzata al traffico di stupefacenti. Per questi reati, non è previsto un limite al numero di proroghe, che vanno però sempre motivate dal giudice sulla base della complessità concreta del processo. Per i reati con aggravante del metodo mafioso, le proroghe sono invece massimo due (sia in appello che in Cassazione). I reati puniti con l’ergastolo restano esclusi dalla disciplina dell’improcedibilità.

Data limite del 2024 per la transizione. In appello, la durata dei processi è di due anni, a cui sia aggiunge una proroga di un anno al massimo. In Cassazione un anno, più una proroga di sei mesi. Tempistiche sempre differenti per reati di mafia, terrorismo, violenza sessuale e mafiosa, senza limiti di proroghe, ma sempre motivate dal giudice e sempre ricorribili per Cassazione. Differenziazione anche per i reati con aggravante mafiosa (416bis/comma 1), con massimo due proroghe in appello e due in Cassazione.

Previsto un apposito Comitato tecnico scientifico presso il ministero della Giustizia, con il compito di riferire annualmente in merito all’evoluzione dei dati sullo smaltimento dell’arretrato pendente e sui tempi di definizione dei processi. I risultati del monitoraggio saranno quindi trasmessi al Csm, per le valutazioni di competenza.