Riforma della Giustizia, proteste da Milano a Roma. Nordio: “È ingiusto”


Proteste in tutta Italia durante l’inaugurazione dell’Anno giudiziario delle Corti d’Appello. Il caso è relativo alla riforma della Giustizia che ha avuto il primo via libera alla camera nei giorni scorsi. Da Roma a Milano, da Palermo a Napoli i magistrati si sono riuniti per esprimere il loro dissenso. Da Napoli, intanto, il ministro Carlo Nordio è intervenuto sulla questione dopo che alcuni magistrati presenti al Salone dei Busti di Castel Capuano si sono alzati e hanno abbandonato la struttura. “Pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre 30 anni, possa avere l’obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto”, ha detto il Guardasigilli. Per lui applausi da chi è rimasto nel Salone, soprattutto avvocati, ma anche qualche fischio.
Sul tema scottante è intervenuto anche Ignazio la Russa, secondo il quale “il modo con cui si possono affrontare i temi è quello del confronto e della concordia, senza che si arrivi a un conflitto, perché sarebbe controproducente per tutti e soprattutto per i cittadini”. Le posizioni, ha proseguito, “possono anche essere diverse e divergenti, ma devono trovare una sintesi in un confronto serio e poi purché tutto sia nell’alveo della Costituzione nessuno può arrogarsi il diritto di cancellare quelle che sono le decisioni che prende il Parlamento, ma deve prenderle avendo capacità di ascolto e di confronto”.
Intanto giudici e pm milanesi, nonché alcuni procuratori della sede del distretto della Corte d’Appello, si sono schierati sulla scalinata davanti all’ingresso del Palazzo di
Giustizia del capoluogo lombardo. “Non è possibile che nel diffuso clima di tensione oggi esistente, anche gli interventi meramente tecnici dei capi degli Uffici giudiziari finalizzati solo a dare un contributo alla soluzione di problemi organizzativi nel mondo della giustizia nel solco della lealtà istituzionale, vengano qualificati come interferenze nelle competenze altrui, se non addirittura attaccati in modo gratuitamente denigratorio sulla base di semplificazioni pericolose”, ha detto il presidente della Corte d’Appello di Milano Giuseppe Ondei durante la sua relazione. Cartelli con una citazione di Calamandrei sono stati mostrati invece dai magistrati dell’Anm -prima dell’inizio della cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario in Corte d’Appello. Sui cartelli si legge la frase: “Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà perché è che è nata la nostra Costituzione”.