Salario minimo, Meloni apre. Schlein: “Disponibile a incontrarla anche domani”. Esulta Calenda

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Elly Schlein si dice disponibile ad un incontro con Giorgia Meloni per discutere del salario minimo, “anche domattina”. Lo ha detto la stessa segretaria del Partito Democratico, nel corso del proprio intervento agli Stati Generali del Socialismo, a Roma. Parole che arrivano dopo l’apertura della premier sul tema registrata da Repubblica. “Sono felice di leggere che ci sarebbe un’apertura della presidente del Consiglio a un confronto nel merito”, ha aggiunto Schlein chiedendo che però, a questo punto, “la maggioranza ritiri l’emendamento soppressivo“. Una condizione posta in coro da buon parte dei dem. “A questo punto ci aspettiamo che la destra riapra il confronto parlamentare e per fare questo è necessario che Giorgia Meloni faccia ritirare l’emendamento soppressivo della nostra proposta che la maggioranza ha presentato alla Camera” ha dichiarato il capogruppo al Senato Francesco Boccia.

Secondo quanto scrive Repubblica la premier ha “trovato molto garbato l’appello di Carlo Calenda” che nei giorni scorsi ha  inviato una lettera sull’argomento a Meloni. Le premesse sono quelle che la presidente del Consiglio ha spesso ribadito quando ha spiegato la sua contrarietà alla misura. E cioè la paura che il salario minimo per legge diventi un “parametro sostitutivo” e non “aggiuntivo” e insomma porti a un riallineamento al ribasso.  Meloni dice comunque essere “laica” sull’argomento e vuole “approfondire la materia nei prossimi giorni” come spiega ancora il giornale, “come finora non è riuscita a fare”.Il primo ad accogliere con favore lo spiraglio aperto da Giorgia Meloni è stato proprio Carlo Calenda. “Sospendiamo le polemiche – ha twittato il leader di Azione –  e proviamo a fare insieme qualcosa di utile per l’Italia”.