Scontro Italia-Francia sui migranti. Convocato l’ambasciatore italiano a Parigi dopo le parole di Di Maio

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Altissima tensione tra Italia e Francia sui migranti. Il capo di gabinetto del ministro incaricato degli Affari europei, Nathalie Loiseau, ha convocato l’ambasciatore d’Italia Teresa Castaldo a seguito delle osservazioni di Luigi Di Maio, che ha accusato Parigi di “impoverire l’Africa” e aggravare la crisi dei migranti usando il “franco delle colonie per finanziare il suo debito pubblico”. Per la Francia “osservazioni inaccettabili e inutili”, mentre il vicepremier contrattacca: “Non è un caso diplomatico, ma la verità”.

Interrogato sulla questione migratoria durante il suo tour elettorale in Abruzzo, Di Maio aveva puntato il dito contro Parigi e invitato l’Unione europea a “sanzionare i Paesi come la Francia che stanno impoverendo gli stati africani”, spingendo le persone a fuggire verso l’Europa”.

“La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi – tiene il punto il vicepremier -. Se l’Europa in questo momento vuole avere un po’ di coraggio, deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione. Noi abbiamo acceso un faro di verità”.

Una ferma condanna alle dichiarazioni di Di Maio è arrivata da Pierre Moscovici: “Alcune dichiarazioni vengono fatte per uso nazionale, somigliano a provocazioni, perché il contenuto è vuoto o irresponsabile, per cui è preferibile evitare di cedere alla provocazione”. Così il commissario agli Affari economici Ue  commenta le parole del vicepremier Di Maio. “La qualità delle relazioni tra la Francia e l’Italia è importante. Mi auguro che si possa presto superare questa fase conflittuale che trovo negativa e priva di senso. Le provocazioni di solito squalificano chi le fa”, sottolinea ancora Moscovici.

All’attacco del vicepremier Di Maio anche il Partito democratico: “Le dissennate dichiarazioni di Di Maio – si legge in una nota del capogruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, e del capogruppo dem in Commissione Esteri, Alessandro Alfieri – rischiano di aprire una guerra diplomatica con un Paese storicamente alleato e nostro vicino. Domani alla conferenza dei capigruppo, il Pd chiederà l’immediata convocazione in Aula del ministro degli Esteri Moavero, del tutto scomparso in questa fase. Qualcuno deve far capire a Di Maio che non è più un ragazzo che sta sui tetti di Montecitorio, ma il vicepresidente del Consiglio”.

A rincarare la dose è intervenuto anche l’ex premier Matteo Renzi via Twitter: “Di Maio sta coi Gilet gialli contro le istituzioni francesi, poi dice che Macron è responsabile per la morte dei migranti, Di Battista farfuglia assurdità sulla moneta dei colonialisti. Il loro bisogno di crearsi nemici sta ridicolizzando 70 anni di politica estera italiana”.