Stop al ddl Zan, il Senato vota per la tagliola di Lega e Fdi e blocca la legge

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Il ddl Zan si ferma. L’Aula del Senato ha infatti votato, a scrutinio segreto, a favore della cosiddetta ‘tagliola’, chiesta da Lega e FdI. La proposta di saltare il voto sui singoli articoli e andare direttamente alla votazione finale raccoglie 154 sì su 288 presenti, 131 i contrari e due gli astenuti. Un voto arrivato dopo mesi di ostruzionismo da parte del centrodestra e atteggiamenti ambigui di Italia Viva, tanto che oggi Matteo Renzi non si è nemmeno presentato in Aula: il senatore e leader di Iv, dopo aver ritirato l’appoggio a un provvedimento che i suoi hanno sostenuto e contribuito a scrivere, oggi è volato in Arabia Saudita per intervenire ad un evento del FII Institute.

 


I primi ad esultare dopo il voto dell’Aula sono stati  i senatori del centrodestra
: Lega, Fi e Fratelli d’Italia hanno accolto l’annuncio tra gli applausi. “E’ stata sconfitta l’arroganza del Pd e dei Cinque  Stelle” è il commento del leader del Carroccio Matteo Salvini che aggiunge: “Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”. Gli fa eco la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che scrive: “Cala il sipario sulla follia firmata Pd-M5s”.Amarezza invece sul fronte del centrosinistra: “Hanno voluto fermare il futuro”, ha scritto su Twitter il segretario dem Enrico Letta, “hanno voluto riportare l’Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà. #DdlZan”. Si unisce alla linea del Pd il leader del M5S Giuseppe Conte che commenta: “Chi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe renderne conto al Paese”.

Dopo il via libera alla “tagliola”, su Twitter era subito arrivata la reazione del deputato Alessandro Zan.  “È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. E la “colpa è di chi ha inseguito le sirene sovraniste”.