Taglio agli alloggi universitari: così c’è il via libera alla terza rata del Pnrr

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Accordo raggiunto – tra le polemiche – tra Commissione Ue e Governo sulla terza rata del Pnrr. Le parti hanno concordato di rimodulare il piano ridimensionando di 500 milioni l’importo della rata, spostando alla quarta rata un obiettivo relativo agli alloggi universitari. La cosa non è piaciuta all’Unione degli universitari, che parlano di fallimento e addossano la  “responsabilità al Governo”.

Per il commissario europeo all’economia, chiaramente, l’intesa raggiunta è positiva. “L’Italia raggiungerà gli obiettivi previsti per la terza e la quarta rata” ha detto, convinto che “Sbloccare” i fondi del Pnrr è “molto importante per l’economia italiana e molto importante per l’Ue”. “Il successo del piano italiano – ha aggiunto – è parte del successo del piano europeo. In seguito alla modifica che è stata concordata, l’Italia nelle prossime settimane riceverà la terza rata. Abbiamo ricevuto una richiesta di modifica di dieci sui 27 obiettivi per la quarta rata e ci pronunceremo. Una volta che le valutazioni della Commissione saranno approvate dal Consiglio l’Italia riceverà i fondi. Tutto questo conferma un lavoro costruttivo e positivo fra Roma e Bruxelles”.

Polemiche invece dal mondo degli Universitari che, tramite l’Unione, fanno sapere di aver chiesto un incontro urgente col ministro Bernini “per ripensare insieme il piano di realizzazione degli studentati”. Anche l’opposizione punta il dito contro il governo che – a loro dire – tradisce le aspettative degli universitari. “Il taglio per gli alloggi nella terza rata del Pnrr è un vero e proprio fallimento la cui responsabilità ricade tutta su questo governo”, affermano gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione e università alla Camera, mentre per il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, “questo governo non è in grado di gestire il più grande progetto di rinascita e sviluppo del nostro Paese”.