Tornano ‘Gli appunti di Giorgia’: appello per la riforma del premierato

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Tornano ‘Gli appunti di Giorgia’, la rubrica che la premier Meloni questa volta ha aperto mostrando una carrellata di foto: quelle dei Presidenti del consiglio che si sono succeduti fino ad ora alla guida dell’Italia. La premier in abito grigio perla ne approfitta per promuovere la riforma del premierato, sottolineando anche con delle didascalie, come dalla nascita della Repubblica, si siano succeduti 31 presidenti e 68 governi in 65 anni e “quando sarà finito il mandato del mio governo ci sarà anche la mia foto, ma ci vuole tempo, almeno quattro anni”.

Poi la premier si chiede: “Quanti di questi presidenti del Consiglio e quanti di governi che hanno presieduto sono stati effettivamente scelti dai cittadini? Quanti di loro avrebbero fatto il presidente del consiglio se fossero stati i cittadini a scegliere chi li avrebbe governati?”. La risposta è semplice e la soluzione sta nella riforma della Costituzione, secondo la Meloni.

“La riforma è semplice” giura la Meloni e “prevede che i poteri del Presidente della Repubblica non vengono toccati, salvo il fatto che l’incarico di formare il governo viene automaticamente assegnato al candidato che si è affermato nelle urne. Il presidente del Consiglio è eletto direttamente dal popolo, contestualmente alle Camere e la legge elettorale deve anche garantire che il presidente eletto abbia una maggioranza in Parlamento”.

“E prevediamo una norma antiribaltone e anti governo tecnico”. “Nei casi estremi in cui il presidente eletto dovesse dimettersi, o essere sfiduciato dalla sua maggioranza, l’unica possibilità per non sciogliere le Camere e andare subito al voto, è che un altro parlamentare (quindi non sono possibili governi tecnici) eletto nella maggioranza (quindi non sono possibili ribaltoni), ottenga la fiducia ma solo per portare avanti lo stesso programma e gli stessi impegni di chi è stato scelto dai cittadini (quindi no a maggioranze arcobaleno)”.

E da ultimo “aboliamo i senatori a vita di futura nomina”, mentre “rimangono gli ex presidenti della Repubblica”. E “questa norma, si è resa necessaria in particolare dopo il taglio del numero dei parlamentari e mi stupisce che chi al tempo ha proposto il taglio, non ci abbia pensato”, ha aggiunto la Meloni che in previsione di un possibile Referendum si rivolge agli italiani: “Voi cosa volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi?”.

Il mini tour della Premier a Palazzo Chigi si sposta poi nella Sala Verde, dove si svolgono i confronti con le parti sindacali e molte riunioni operative del Governo, la location ideale per parlare della Manovra di Bilancio: “È una manovra seria, realistica, che non getta risorse dalla finestra e continua a disegnare una strategia e delle priorità”, ha dichiarato la premier, che ha poi parlato anche di quanto accaduto in Toscana, a causa del maltempo.

In merito all’alluvione in Toscana, “il Governo anche stavolta è intervenuto immediatamente dichiarando lo stato di emergenza e stanziando le prime risorse utili a consentire alle istituzioni locali di far fronte, con le deroghe a muoversi in velocità”, ha sottolineato Meloni, che ha poi spiegato come “la Protezione civile più avanti valuterà l’erogazione delle ulteriori risorse necessarie, quando la Regione Toscana avrà terminato la ricognizione analitica dei danni”.

Quindi il contestato accordo con l’Albania sui migranti. La premier ha sottolineato come tale accordo previo pagamento, “preveda che Tirana dia all’Italia le aree dove realizzare la struttura” divisa in due sezioni. “Una sarà un centro di prima accoglienza al porto, e nell’area più interna ci sarà una seconda struttura sul modello dei Cpr. Si tratta di un accordo molto innovativo”, che si spera “possa essere da modello anche per gli altri Paesi” ha dichiarato Meloni. Secondo la premier, “questo è un accordo di grande respiro europeo, con cui l’Albania si conferma nazione amica non solo dell’Italia ma anche dell’Unione europea. Nonostante l’Albania non faccia ancora parte dell’Ue, Tirana si sta comportando di fatto come se già lo fosse, facendo scelte in linea con i principi di cooperazione e solidarietà alla base dell’Unione europea.

Infine focus sul Medio Oriente, mentre grande assente dagli appunti resta l’Ucraina. In merito al conflitto tra Israele ed Hamas la premier ha assicurato: “stiamo facendo un lavoro a tutti i livelli per evitare l’allargamento della crisi in Medio Oriente con conseguenze che potrebbero essere inimmaginabili. Finora l’Italia ha fornito 16 tonnellate di aiuti con due missioni di aerei che il 30 e 31 ottobre hanno trasportato in Egitto, a circa 50 chilometri dal confine con la Striscia di Gaza materiale da campo, tende, potabilizzatori, servizi e materiale medico, in modo da poter ospitare i civili sfollati e dare i primi aiuti”. Inoltre “abbiamo immediatamente avviato l’approntamento della nave Vulcano con un ospedale imbarcato che ha capacità diagnostica e chirurgica e abbiamo comunicato ai Paesi arabi della regione ai Paesi Nato la possibilità di cooperare con noi in modo di ampliare al massimo l’iniziativa”.