4 novembre itinerante: a Schio la prima tappa nel centenario del Sacrario della SS. Trinità

In una cornice solenne e partecipata, Schio ha ospitato le celebrazioni provinciali del 4 Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, prima tappa di un percorso itinerante voluto dal Prefetto di Vicenza Filippo Romano attraverso i sacrari militari del territorio. L’evento ha coinciso con il centenario dell’inaugurazione del Sacrario Militare della SS. Trinità, luogo simbolico di memoria e raccoglimento, custode delle spoglie di oltre 5mila 300 caduti delle due guerre mondiali e della Resistenza.

Il corteo, partito da Piazza Statuto e preceduto dall’alzabandiera in Piazza Rossi, ha raggiunto il Sacrario accompagnato dalla Banda del Liceo Musicale “Pigafetta” di Vicenza e dal Coro “Monte Pasubio” di Schio. Qui si sono svolti gli onori ai caduti, gli interventi istituzionali e la celebrazione della Santa Messa. Presenti, oltre al Prefetto Romano, numerose autorità civili e militari: il presidente della Provincia di Vicenza, il sindaco di Vicenza, e molti amministratori dei comuni del comprensorio. Una rappresentanza ampia e compatta, segno tangibile dell’impegno condiviso per la valorizzazione della memoria storica e dei valori repubblicani. Nel suo intervento, il Prefetto Romano ha sottolineato il significato profondo del 4 Novembre come “monumento di memoria e ammonimento civile”, ricordando che il sacrificio dei caduti ha reso possibile l’unità nazionale e la libertà di cui oggi godiamo. Ha parlato di un patriottismo moderno, plurale, europeo e italiano, fondato sulla responsabilità civica, sul rispetto delle istituzioni e sulla cura del bene comune.

La sindaca di Schio ha evidenziato il valore storico del Sacrario e del territorio: “Schio, il Pasubio e queste montagne sono state luogo di sacrificio, dolore, ma anche di ricostruzione e speranza”. Ha ricordato come la chiesa della SS. Trinità fosse un deposito logistico durante la Prima Guerra Mondiale, e come il Sacrario sia nato per raccogliere i caduti sepolti nei cimiteri provvisori delle montagne vicentine. La sindaca ha poi richiamato i valori democratici e costituzionali, citando il Presidente Ciampi: “Commemorare il 4 Novembre non significa glorificare la guerra, ma ritrovarsi uniti come italiani, impegnati nella pace, nel bene comune e nel rispetto della storia”. Conclusione infine riservata ad un appello ai giovani e alla cittadinanza: “Onorare i caduti significa impegnarci a essere cittadini attenti, rispettosi e solidali. Il tricolore che oggi invitiamo a esporre non è un simbolo formale, ma un messaggio di unità e di fiducia nel futuro”.

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