Coppia di Carabinieri porta in salvo due donne bloccate nell’auto semisommersa

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Il sottopasso di Magrè allagato con l'auto in panne

Si sono improvvisati quasi dei sommozzatori, alla luce dell’emergenza, due Carabinieri della Compagnia di Schio, intervenuti ieri sera nel bel mezzo del nubifragio che si è abbattuto in tutta l’area altovicentina – e non solo – per portare in salvo due donne, rimasta bloccate in un’automobile al passaggio su un sottopasso invaso dall’acqua. Era poco prima delle 24, in tarda serata.

Scenario dell’intervento è stato nella serata di mercoledì viale Europa Unita, tra Magrè di Schio e San Vito di Leguzzano, dove la tracimazione di alcuni canali vicini e la pioggia incessante hanno portato l’acqua a scorrere e concentrarsi nella “conca” stradale, portando anhe dei detriti.

La coppia di vicentine, sorpresa dal livello di acqua e fango, entrambe spaventate e al limite del panico, non avevano modo di proseguire o di uscire in autonomia dell’abitacolo (l’acqua sporca aveva raggiunto l’altezza dei finestrini), chiedendo quindi aiuto attraverso il numero di emergenza. La pattuglia più vicina al luogo di chiamata, la Radiomobile impegnata ieri in un servizio di perlustrazione del territorio, è stata quindi inviata sul posto, con i due militari dell’Arma giunti sul posto che non hanno esitato a tuffarsi nella “vasca” torbida venutasi a creare nel sottopassaggio, di oltre un metro di livello, per raggiungere la vettura in panne.

A quel punto i Carabinieri hanno letteralmente caricato in spalla una per ciascuno le due occupanti del veicolo, estraendole con cautela dai finestrini e trasportandole in uno spazio sopraelevato al sicuro. Tutti e quattro questi protagonisti della vicenda tra “salvate” e “salvatori”, inzuppati d’acqua, hanno poi lasciato la zona rientrando alle rispettive sedi: le due donna facendosi accompagnare a casa, i due militari in caserma per cambiare divisa e riprendere poi servizio.

Auto radiomobile CC Schio

Oltre ai ringraziamenti a viva voce di ieri sera, anche stamattina le due amiche vicentine si sono fatte vive questa volta telefonicamente al comando di compagnia di via Maraschin, per esprimere la loro gratitudine e le lodi ai loro salvatori.