Guerra Ucraina, comitato di crisi a Pasubio Tecnologia contro ciber-attacchi

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Hacker informatici rumeni avrebbero violato il contro di un'importante azienda di e-commerce con sede nell'Altovicentino

Pronto un cyber virus per attaccare l’Italia“: c’è in Italia un allarme dei Servizi segreti del nostro paese relativamente agli sviluppi della guerra in Ucraina. Per il Copasir aggressioni informatiche potrebbero essere messe in atto e considerate veri e propri “atti di terrorismo” e anche Pasubio Tecnologia, società pubblica di informatica che eroga servizi digitali alle pubbliche amministrazioni e che è di proprietà di 30 enti pubblici dell’Alto Vicentino, è corsa in queste ore ai ripari.

Un alert, infatti, è stato diramato ieri dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. “La guerra non si fa solo con le bombe: abbiamo sollevato l’allerta e il monitoraggio su tutti i sistemi e permane attivo il nostro Comitato di crisi“, spiega Laura Locci, amministratore unico di Pasubio Tecnologia.

Sia ieri che oggi il Csirt (Computer Security Incident Response Team) italiano ha segnalato che “risulta essere stato distribuito un malware di tipo ‘wiper’ – denominato HermeticWiper (alias KillDisk.NCV) – le cui peculiarità consistono nel distruggere intenzionalmente i dati presenti su un dispositivo al fine di renderli irrecuperabili, minando il corretto funzionamento sistema operativo in esecuzione”.

Sono cinque le reazioni che la guerra in Ucraina potrebbero innescare già ora in Italia, secondo quanto spiegato ieri dal sottosegretario con delega ai Servizi, Franco Gabrielli, al Copasir: la crisi energetica, dovuta alla quasi certa riduzione delle forniture di gas russo; l’aumento indiscriminato dei prezzi dei generi di prima necessità; il blocco dell’export, dovuto alle sanzioni economiche che saranno applicate al governo di Mosca; un nuovo fronte di migranti; infine, appunto, gli attacchi cibernetici alle infrastrutture principali italiane.
La guerra, infatti, era cominciata ancora un mese fa, non con le armi ma con attacchi informatici ai danni di vari ministeri e due istituti di credito ucraini, messi in atto da hacker che l’intelligence occidentale ha identificato essere di nazionalità russa. Nei prossimi giorni, secondo gli analisti, è certo un aumento delle incursioni, anche in Europa e la Russia considera l’Italia “un paese target” da aggredire eventualmente via internet.