I vicini non lo vedono da giorni, scatta l’allarme: 60enne trovato in casa in stato confusionale

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L'entrata del pronto soccorso dell'ospedale di Santorso

Dovrà ringraziare, quando si sarà rimesso in salute – questo almeno è l’augurio – i vigili del fuoco, i Carabinieri ma anche il vicino di casa il 60enne di Schio portato in salvo ieri sera, in seguito a uno stato di malessere che lo aveva portato a rimanere chiuso in casa da più giorni in condizioni di salute precarie.

Una chiamata giunta ieri sera al 112 ha attivato la spedizione della Radiomobile di Schio e e dei pompieri del distaccamento locale, i quali si sono dati appuntamenti a distanza di pochi minuti di fronte all’abitazione segnalata da un cittadino. Quest’ultimo si era preoccupato in quanto l’inquilino della porta accanto non si vedeva da più giorni, con l’auto sempre ferma in sosta in strada nelle vicinanze. In altre parole, la famiglia di vicini temeva il peggio.

Una volta sul posto i militari hanno verificato le effettive condizioni del veicolo e dopo aver avuto contezza che il 60enne si trovasse effettivamente in casa e non ad esempio in vacanza, si è proceduto con l’irruzione nella proprietà provata, con il supporto della squadra del 115 armata di attrezzatura utile per favorire l’ingresso nell’appartamento. La persona ivi cercata, che non rispondeva ai richiami, è stata trovata riversa a terra, in condizioni di salute precarie, tanto da attivare immediatamente il servizio di pronto soccorso sanitario al 118 dopo avergli prestato un primo aiuto.

L’uomo è stato poi caricato in autoambulanza e ricoverato presso l’ospedale di Santorso. Si trovava in stato confusionale. Gli accertamenti successivi portai nel corso della notte hanno escluso pericoli di vita per l’inquilino, che dovrebbe riprendersi gradualmente in alcuni giorni grazie alle cure del personale dell’ospedale di Santorso. L’identità della persona soccorsa è stata mantenuta sotto riserbo.

Decisiva, anche stavolta, è stata la solerzia del “buon vicinato”: ancora qualche ora in quelle condizioni disperate e, probabilmente, il 60enne non avrebbe più potuto contare su possibilità di sopravvivenza, vista l’incapacità di chiedere aiuto in autonomia.