“La mafia ci ripugna”. Il deputato Erik Pretto chiede più sorveglianza nel Nord-Est

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Il deputato vicentino Erik Pretto, in un'immagine scattata a Montecitorio

I recenti arresti di persone intimamente legate alla ‘Ndrangheta nel Vicentino e Veronese spingono il parlamentare Erik Pretto a chiedere con fermezza più sorveglianza nel Nord-Est Italia, al fine di limitare le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico. In particolare, il deputato di Marano, componente della Commissione Antimafia, auspica l’istituzione di una missione specifica per contrastare in maniera decisa la malavita organizzata. “La mafia ci ripugna – afferma – i suoi metodi criminali non appartengono alla cultura sociale ed imprenditoriale del nostro territorio”.

Il giovane deputato della Lega nato a Schio, 34 anni, da Palazzo Montecitorio traccia lo status quo attuale e le linee di intervento necessarie come risposta coerente e risoluta da parte dello Stato. “Abbiamo chiesto in Commissione Antimafia più sorveglianza in Veneto e nel Nord-Est – si apre così la nota a firma di Erik Pretto -. Occorre impedire che associazioni malavitose, italiane o straniere, possano infiltrarsi nel nostro tessuto economico e produttivo inquinando il libero mercato”. Sempre dal Veneto, un appello analogo viene dal collega di commissione Pierantonio Zanettin, di Forza Italia, richiedendo un impegno più incisivo nel Veneziano.

Viene abbozzata una proposta mirata, che se realizzata varrà come giro di vite a supporto delle forze di pubblica sicurezza attive nel territorio triveneto. “La Commissione Antimafia, con la Magistratura e le forze dell’ordine, farà tutto ciò che è in suo potere per sottolineare la presenza dello Stato e delle istituzioni anche nel nostro territorio a tutela del sistema produttivo e imprenditoriale veneto onesto, lavoratore e sempre impegnato entro il perimetro della legalità. Auspico una missione specifica da effettuare a breve nel nostro territorio”.