Luce sui monumenti contro la pena di morte. “Cities for life” si accende in Altovicentino

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Alleanza simbolica tra ben 13 comuni dell’Altovicentino in vista della giornata di “luce” su un tema che continua a far riflettere e discutere e che, soprattutto, riunisce nella rete di “Cities fo life” tante persone e comunità contrarie alla pena di morte nel mondo. E’ stata presentata nei giorni scorsi nel municipio di Schio l’iniziativa promossa dalla “Comunità di S. Egidio” a cui aderiscono in massa i comuni di Breganze, Carrè, Chiuppano, Fara, Lugo, Marano Vicentino, Nove, Santorso, Sarcedo, Schio, Thiene, Zanè e Zugliano, le “città per la vita” unite per un esplicito obiettivo gradualmente, anche se lentamente, ogni anno più vicino. Presenti sindaci e assessori o consiglieri delegati per la ratifica del patto e la presentazione dell’evento annuale su scala mondiale, con culmine sabato 30 novembre.

Una ricorrenza ormai divenuta un appuntamento simbolico che si ripete ogni autunno celebrando la data storica della prima abolizione della pena capitale, avvenuta oltre 200 anni fa (nel 1786 per la precisione) presso il Granducato di Toscana, quindi in Italia. Ma che permane in decine di stati sparsi nei cinque continenti, tra cui le potenze economiche Stati Uniti, Cina e Giappone, ma anche in Cile e in India, oltre che in numerose nazioni dell’Africa e del Medio Oriente per citare i casi più conclamati internazionali. Oltre cinquanta secondo le stime attuali gli stati che ancora la applicano nei loro ordinamenti di giustizia. In Italia le ultime esecuzioni “legittime” per il diritto penale di allora risalgono al 1947.

L’evento denominato su scala planetaria “Giornata per la Vita, contro la pena di morte” avrà una sorta di prologo già sabato (23/11) attraverso un incontro pubblico con la testimonianza di Tamara Chikunova, ospitata nell’auditorium di Marano Vicentino. Si tratta di una donna uzbeka insignita di vari riconoscimenti a livello internazionale per la sua profonda e coraggiosa lotta a favore dei diritti umani, iniziata dopo aver perso un figlio ingiustamente condannato a morte, sentenza eseguita tramite fucilazione nel 2000. Ha fondato un’associazione, le “Madri contro le sentenze di morte e la tortura” e grazie alla sua lotta la pena capitale è stata soppressa in Uzbekistan, nel primo giorno del 2008.

Tornando all’Altovicentino, in ogni comune aderente verrà simbolicamente illuminato un monumento, tra gli altri: le sedi dei municipi di Marano, Sarcedo e Nove (l’ingresso di palazzo De Fabris), il “Monumento alla Vita” di Lugo di Vicenza, lo storico “Omo” di Schio (il monumento al Tessitore), a Zanè il centro socio culturale di piazza Aldo Moro e, a Zugliano l’esterno di Villa Giusti, a Carrè la facciata dell’edificio che ospita gli uffici di Poste Italiane.