Dai domiciliari organizzava la vendetta: “Spaccategli le gambe”. Arrestato un 81enne

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Dagli arresti domiciliari, dove si trovava per una estorsione a un architetto, stava organizzando una spedizione punitiva verso la vittima che l’aveva denunciato. Per questo il giudice ha deciso che per Oreste Dal Lago, 81enne di Malo, dovevano aprirsi le porte del carcere.

L’uomo, insieme al figlio, era stato ristretto in casa solo due settimane fa, al termine di un blitz scattato a Costabissara dopo che il professionista si era recato dalla guardia di finanza denunciato l’estorsione di cui era vittima. I due Dal Lago, infatti, pretendevano con minacce e intimidazioni la consegna di denaro ed erano stati arrestati in flagranza del reato di estorsione con minaccia e quindi su decisione del giudice messi ai domiciliari.

Ora l’arresto dei militari del Comando Provinciale delle fiamme gialle è scattato in esecuzione di un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Vicenza, emessa su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini.  I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria anche dopo l’arresto degli indagati non hanno smesso infatti di investigare nei confronti dei due, abbinando alle classiche metodologie di indagine (quali l’esame dei documenti rinvenuti durante le perquisizioni, l’analisi delle transazioni finanziarie e la raccolta di informazioni) l’esecuzione di attività tecniche finalizzate non solo all’identificazione di altre possibili vittime ma anche alla prevenzione e repressione di eventuali azioni di ritorsione verso la vittima, nei cui confronti era stata comunque già richiesta e ottenuta l’attivazione da parte della Prefettura di un servizio di vigilanza generica.

Ed è proprio grazie a tali attività che i finanzieri hanno intercettato la volontà di Dal Lago di organizzare una spedizione punitiva, incaricando tre persone provenienti dalla Sicilia di “spaccargli le gambe” in cambio di un “corrispettivo” di 20 mila euro.

Non solo, i militari hanno riscontrato anche che l’imbianchino in pensione ha più volte violato i divieti connessi agli arresti domiciliari. Ad esempio, incontrando e dialogando telefonicamente con terze persone, arrivando financo a rilasciare un’intervista a una emittente televisiva locale, durante la quale aveva ammesso di prestare denaro, da oltre trent’anni a più persone, applicando un tasso di interesse oscillante tra il 5% e il 10%. Per questo i finanzieri vicentini hanno immediatamente informato l’autorità giudiziaria, ottenendo l’applicazione della custodia cautelare in carcere in sostituzione del regime degli arresti domiciliari.