Un maladense ai Mondiali: tutti a tifare Andrea Lappo, campione di footgolf

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Andrea Lappo pronto alla partenza con le polo di gara dell'Italia

Dal gol al foot(gol)f per continuare a divertirsi e, perchè no, stupire. Terza vita sportiva per Andrea Lappo, che dopo aver praticato il calcio in gioventù e il futsal negli anni della maturità fino in A2, ha scoperto un terzo grande amore nel footgolf. Una disciplina sportiva moderna, la cui pratica si sta diffondendo a macchia sia d’olio che di leopardo in tutto il modo. Una novità che fonde insieme la strategia e il regolamento (adattato) del nobile golf insieme alla tecnica dei piedi buoni. Il denominatore comune per Lappo, classe ’76 di Case di Malo, è sempre e comunque un pallone, che fa rima con passione e che in breve tempo lo ha reso uno degli elementi più forti in Italia: tanto da guadagnarsi la convocazione in Nazionale per i Mondiali di Marrakech.

Dopo lo stage di Rimini di preparazione, l’eterno ragazzo di Case di Malo è pronto a spiccare il volo verso il Marocco, forte di un biennio alle spalle e di un ranking assoluto di tutto rispetto. Non si tratta della prima esperienza in azzurro per lui, nonostante pratichi il footgolf solo da poco più di tre anni, ma dopo gli Europei a squadre di Parigi – conclusi con una medaglia di bronzo al collo – stavolta gareggerà anche nella kermesse individuale. Con in palio niente di meno che il titolo di campione del mondo. A salutarlo una festa a sorpresa con gli amici storici del calcio a 5 e la famiglia.

World Cup 2018 in programma dal 9 al 16 dicembre, con 37 nazioni iscritte, quasi 400 partecipanti (open, femminile e over 45) e tanta emozione da mettere in valigia. Nel corso dell’anno Andrea ha già partecipato a quattro tornei internazionali in Portogallo, Olanda, Svizzera e Regno Unito, oltre a una ventina in Italia a livello nazionale e interregionale. Ma stavolta l’occasione è davvero speciale. “Sono pronto e con tanta voglia di mettermi in gioco – ci racconta alla vigilia della partenza – anche perchè mi ha bruciato molto non aver potuto partecipare nel 2016 al mio primo mondiale in Argentina, a causa di un fastidioso intoppo burocratico. Pazienza, stavolta ci sarò”. In quell’occasione vinse l’idolo di casa Otero, nulla a che vedere con l’idolo del Vicenza anni ’90.

Si gioca su percorsi di 18 buche come nel golf tradizionale passeggiando e calciando tra green, fairway, bunker e poco simpatici laghetti e dribblando alberi e altri ostacoli. Per fare “gol” bisogna centrare un buco ricavato in terra del diametro di 50 centimetri e, per farla semplice, vince chi calcia la palla meno volte prima di arrivare a bersaglio. E si diventa, inconsapevolmente, anche esperti di botanica e di meteorologia. “C’è chi in maniera quasi maniacale studia i ciuffi d’erba – spiega Lappo sorridendo – l’umidità del terreno e anche la forza e la direzione del vento. Tutto è importante, ma poi serve sempre un buon piede e tanta forza mentale in questo sport, perchè la concentrazione è fondamentale. Per un 1% conta anche la buona sorte”.

Uno sport d’èlite? “Affatto – assicura l’ex interprete di calcio a 5, negli anni migliori tra serie A2 e serie B in piazze come Arzignano, Montecchio, Cornedo e Thiene- . Io ero il primo da fuori a considerarlo una sorta di terreno per vip, invece la pratica è alla portata di tutti. Anche se mi è capitato di giocare contro ex calciatori professionisti, come Paolo Di Canio. L’unica accortezza è tenersi a mente che si è ospiti in strutture nate per il golf, con un certo stile e una sorta di bon ton da rispettare, ma nulla di più. Non è uno sport per aristocratici come si credeva, è un’etichetta sbagliata”.

La miccia che ti ha fatto avvicinare al footgolf? “A 39 anni avevo deciso di chiudere la mia carriera di calciatore nel calcio a 5 – dice – e alla fine di una serata benefica mi hanno invitato a provare, credo per scherzo. Ci sono andato con gli amici Gigi Regondi e Davide Moretti, i primi in zona a praticarlo. All’inizio era una curiosità e poi un passatempo ma poi ho bruciato le tappe, la passione mi ha preso a 360°, una vera e propria scintilla”. A tutto tondo, appunto, visto che Lappo è anche presidente del club biancorosso Footgolf Vicenza, punto di riferimento nella provincia per gli appassionati.

Andrea Lappo, attualmente 13° in graduatoria nazionale, si è qualificato grazie alla continuità di risultati messa in campo nell’ultimo biennio, oltre ad alcuni exploit come il successo nel Golf Club Terra dei Consoli a Viterbo nel 2017. Sempre nella top ten ai campionati italiani, si è tolto anche lo sfizio di siglare alcuni record sui circuiti di mezza Italia, marcando anche un -15 a Peschiera del Garda. Ricordi freschi che fanno da propulsore all’avventura iridata che lo attende. “Le difficoltà? Si compete contro gente che si allena 3-4 volte a settimana, campioni internazionali che sono professionisti. Io e chi come me lavora dedichiamo solo il week end al footgolf, ma ce la metteremo tutta”.

Una passione quella del pallone, che è stata un vizio di famiglia. Se papà Michele è sempre stato il suo primo tifoso, anche le sorelle Elisa e Stefania hanno praticato il calcio a 5 come il fratello maggiore. A chi consigli di provare il footgolf? “A chi, come me, può trovare il connubio perfetto tra la passione per il pallone, chi ce l’ha proprio dentro, e nello stesso tempo ama la serenità che si prova quando si sta nelle natura – conclude Lappo senior – con paesaggi intorno e atmosfere impossibili da descrivere ma solo da vivere in prima persona”.