Manovra, governo al lavoro sul deficit per un’intesa con Bruxelles

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Un deficit/Pil limato al 2,2% dal 2,4%. E’ l’ipotesi a cui starebbe lavorando il governo per trovare un compromesso con Bruxelles ed evitare la procedura d’infrazione sul debito. Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria starebbero spingendo per approvare questa soluzione in Consiglio dei ministri. Oggi Tria sarà in Aula al Senato proprio per illustrare “le decisioni del governo in materia di bilancio” dopo l’informativa richiesta dalle opposizioni in seguito alla bocciatura Ue della manovra.

Il vicepremier Luigi Di Maio intanto insiste:  “Il reddito di cittadinanza parte a marzo, come ci siamo sempre detti, quota 100 prima”, quindi a febbraio. Sulla tempistica del reddito di cittadinanza interviene però l’altro vicepremier Matteo Salvini, che non dà certezze assolute: “Conto che sia così, penso che si stia lavorando per questo. Ma le mani sul fuoco non le metto neanche per me stesso”. Poi, tornando sulla possibilità di una procedura di infrazione da parte di Bruxelles, assicura: “Faremo di tutto per evitarla”.

Dalla Commissione europea, intanto, arriva la conferma della disponibilità al dialogo con l’Italia. Il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici ha fatto sapere che proseguirà il confronto con Giuseppe Conte e Giovanni Tria, nel fine settimana, a margine del G20 di Buenos Aires. Ha ricordato però, che per evitare sanzioni ad oggi “necessarie” e chieste dagli altri Paesi dell’Eurozona, Roma deve mostrare “evoluzioni concrete” dei conti: “Possiamo essere flessibili nel quadro delle regole ma non ignorarle”, ribadisce. Una mano tesa confermata, in due incontri con Di Maio e Tria, anche dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz: “La commissione compie la sua missione. È giusto un dibattito costruttivo”.