Iter vaccinale, domani una raccolta firme promossa dal Comitato Libera Scelta

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Vaccini (foto d'archivio)

Un appello da parte di genitori ad altri genitori affinchè i figli (di tutti) possano concludere l’anno scolastico. Niente etichette nè fazioni, nessuna crociata no-vax. L’intenzione è semplicemente mirata a consentire ai bimbi che non hanno concluso l’iter vaccinale obbligatorio di portare a termine la frequenza regolarmente, in attesa che tanti nodi si sciolgano sul tema spinoso dei vaccini. Prevista una raccolta di firme, domani mattina dalle 8.30 alle 13, davanti al Municipio di Marano Vicentino.

“Siamo un gruppo di genitori che vuole assicurare ai propri figli una continuità educativa fino a fine anno, niente di più”. Così si esprime una delle mamme fra le promotrici. La proposta, diffusa anche via social, viene dal Comitato Libera Scelta altovicentino. Non si tratta stavolta di una provocazione, nessun messaggio forte come quello che scatenò accese polemiche in occasione della comparsa dello striscione a Schio (zona Palacampagnola) lo scorso fine novembre. Sulla scorta della raccolta firme avvenuta a Schio nei primi giorni dell’anno nuovo – circa mille, dato in attesa di accertamento -, anche altri gruppi si stanno muovendo, da Marano a Malo e S. Vito di Leguzzano, muovendosi su un canale esterno al dibattito tutt’ora in corso tra assertori dei vaccini obbligatori e sostenitori della libera scelta da parte dei genitori.

La data fatidica del 10 marzo 2018, entro la quale le famiglie dovranno presentare il certificato di avvenuta immunizzazione, si avvicina e rimane – salvo eventuali deroghe da parte del ministero – perentoria. Per i bambini che frequentano scuole materne e asili nidi sarà stop alla frequenza in caso di mancata (o non dimostrata) vaccinazione entro i limiti disposti da una circolare emanata lo scorso agosto.

In Veneto il numero dei possibili esclusi si stimerebbe intorno ai 40 mila con ripercussioni in più ambiti. I rischi imminenti? Mettere in ginocchio le scuole dell’infanzia dal punto di vista finanziario e soprattutto provocare traumi psicologici ai più piccoli, costretti ad abbandonare da un giorno all’altro i compagni di giochi e le maestre punto di riferimento nella loro crescita. Intanto le richieste ai centri preposti alle vaccinazioni sono in aumento, in controtendenza rispetto ai mesi scorsi.