Nulla di fatto al vertice Prefetto-Ava: continua lo sciopero Usb, raccolta rifiuti a rischio da settembre

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Nulla di fatto nell’incontro di ieri tra i vertici di Ava (Alto Vicentino Ambiente, la partecipata che si occupa della gestione dei rifiuti nell’Alto Vicentino), il Prefetto Pietro Signoriello e i dipendenti, scontenti per lo stipendio, per la carenza di personale e per le modalità di lavoro, hanno annunciato un nuovo sciopero il 5 e 6 settembre.
Aspetteranno la fine delle vacanze, per “ricominciare la lotta”.

I vertici di Ava, dal canto loro, hanno annunciato di essere aperti a discussioni e alle elezioni delle Usb (Unione Sindacati di Base) secondo le regole nazionali, ma nel frattempo, di fatto, nulla è cambiato e Usb, in appoggio ai lavoratori, ha dichiarato il suo aperto contrasto con i sindacati di Cgil, Cisl e Fiadel, “che pur non avendo iscritti nella partecipata hanno imposto alla direzione di Ava di non trattare con Usb”.

“L’incontro in Prefettura per tentare una composizione della vertenza è stato negativo e ha visto la ‘santa allenza’, composta da Cgil, Cisl, Fiadel, e direzione aziendale, rifiutare qualsiasi ipotesi di accordo – hanno spiegato i vertici di Usb – La cosa stupefacente è che la direzione di Ava, pur avendo dato un segno di apertura si è piegata al volere degli altri sindacati, che non hanno iscritti in azienda. Usb come segno di disponibilità aveva ritirato gli scioperi, ma come si è visto ad essere buoni non si ottiene nulla. Ai lavoratori, intanto saltano i riposi e vengono cambiati orari di lavoro da un giorno all’altro. Il tutto mentre manca personale.  I lavoratori di Ava hanno capito che   la “santa alleanza” non sta dalla loro parte e ha deciso di ripartire con gli scioperi, il primo dei quali programmato per il 5 e 6 settembre, per dare un chiaro segnale di lotta. Il bilancio di Ava è positivo ma ai lavoratori restano solo le briciole, solo carichi di lavoro pesanti.  C’è carenza di personale e una delle cause è proprio nei bassi stipendi percepiti. Un lavoro faticoso nelle strade mentre chi rifiuta il confronto se ne sta comodamente seduti in ufficio con l’aria condizionata”.

Ava: “Massima disponibilità al confronto e alla condivisione con i lavoratori”
“Nell’incontro che si è tenuto mercoledì 13 luglio, un tavolo convocato presso la Prefettura alla presenza di Ava, dei sindacati confederali firmatari del contratto collettivo nazionale e di Usb, sindacato non firmatario del contratto di lavoro, allo scopo di superare alcune vertenze già sollevate nelle scorse settimane da Usb, Ava ha voluto dimostrare la massima disponibilità a trovare una modalità positiva di confronto con le varie anime che rappresentano i lavoratori di modo che si possa arrivare ad una comune soddisfazione e anche ad una necessaria distensione dei rapporti, riportando il confronto nel merito ed evitando eccessi e personalizzazioni che non hanno portato alcun vantaggio non solo all’azienda e ai lavoratori, ma anche ai cittadini destinatari del servizio essenziale erogato da Ava”. Lo afferma in una nota Alto Vicentino Ambiente.

La partecipata, “ribadendo la totale di fiducia del proprio Cda nei confronti del personale delegato alle relazioni industriali con i sindacati e alla gestione del personale operativo, ha potuto, con soddisfazione, constatare una condivisa accettazione di questo modus operandi”. Entrando nel merito: “Per quanto riguarda la mancata indizione delle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, Ava non ha potuto che ribadire quanto previsto dalle normative, ovvero che non compete all’azienda tale convocazione, bensì ai sindacati e alle parti datoriali nazionali. Ava ribadisce che per favorire questo iter è già intervenuta, a livello nazionale, affinché fosse accelerata l’individuazione della data per l’elezione della Rsu. Ma lo può fare solamente in termini di moral suasion, non ha il potere né il compito di svolgere un ruolo diverso. È sicuramente interesse di tutti, anche dell’azienda, che, finita la fase più grave dell’emergenza pandemica, le elezioni delle Rsu possano tornare a svolgersi fuori dalle procedure straordinarie, ma questo non è, in ossequio anche ad un corretto rapporto sindacale, in capo alla singola azienda”.

In secondo luogo, prosegue la nota, “Ava ha offerto a tutte le parti sindacali la più ampia disponibilità a trovare ogni possibile modalità di confronto costruttivo in sede di relazioni industriali aziendali, di modo da poter affrontare le singole questioni in un contesto di normali e sani rapporti sindacali. Al tavolo di quest’oggi è stato, contestualmente, richiamato il fatto per cui gli accordi sulla rappresentanza sono stati stabiliti e concordati tra tutte le sigle sindacali  presenti, quindi sia dai sindacati firmatari il Ccnl sia da Usb, per cui i tavoli sindacali tutt’ora esistenti rimangono essere quelli correttamente costituiti secondo gli accordi da tutti già condivisi nelle opportune sedi. D’altra parte, Ava, ha comunque offerto la propria disponibilità ad ampliare le possibilità di confronto e quindi a intensificare, nelle more della nomina delle Rsu, i momenti di confronto diretto fra Cda e assemblea dei lavoratori per favorirne il coinvolgimento diretto e ascoltarne le richieste. Questo, fermo restando che ogni accordo tra i rappresentanti sindacali e l’azienda sono sempre stati, e saranno anche in futuro, sottoposti dai sindacati firmatari all’assemblea dei lavoratori al fine di adempiere ad una comune volontà di trasparenza e condivisione con il totale della popolazione aziendale”.