Palazzo Fogazzaro sarà restaurato grazie al Pnrr: pronti 1,3 milioni di euro per la sede del Museo Civico

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Restauro in vista per Palazzo Fogazzaro, “gemma” culturale e architettonica del centro storico di Schio. E sarà inoltre a “costo zero” per il Comune. Tutto ciò grazie all’accesso al fondo del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza -, a cui attingere gli 1,3 milioni di euro necessari per portare a termine il progetto di restauro, accessibilità e digitalizzazione del Museo Civico ospitato nelle stanze dell’edificio storico.

Si tratta di un intervento atteso, con in testa tra tutte l’esigenza di migliore accessibilità per rendere il polo culturale fruibile a tutti e offrire un’esperienza inclusiva, oltre che innovativa e confortevole, capace di rispondere alle molteplici esigenze dei visitatori. Il finanziamento è infatti ora ufficiale: il bando prevede l’inizio dei lavori entro il 30 giugno 2023 e il collaudo finale entro giugno 2026.

A illustrare il piano è Sergio Rossi, assessore comunale ai Lavori pubblici. “Si cercherà di migliorare la visibilità e la raggiungibilità del Museo con nuova segnaletica in città e con la valorizzazione dei due ingressi, su via Pasini e sul retro dalla piazza Falcone Borsellino, eliminando le barriere architettoniche. Al piano rialzato i visitatori troveranno la Collezione Civica, allestita con una particolare attenzione all’accessibilità per tutti i pubblici. Nel sottotetto sarà realizzata una sala ignifuga dove conservare la documentazione dell’Archivio Cibin Gori, prezioso per la storia locale e del Risorgimento, e permetterne un’agevole consultazione. Qui troveranno nuova collocazione gli uffici, così da liberare spazio espositivo al piano rialzato. Nell’interrato verrà allestita un’esposizione permanente del dirigibile e il volo“.

Da aggiungere anche la creazione di guide adatte alla fruizione delle persone con disabilità visiva e uditiva, la realizzazione di modelli tattili di opere d’arte (statue, busti dell’asilo Rossi e quadri, il dirigibile) e di edifici della città per favorire l’esperienza sensoriale dei visitatori e degli ipovedenti, un’app capace di raccontare in realtà aumentata le opere inamovibili o non accessibili che, però, sono utili da conoscere per una lettura completa della storia e dell’arte scledense.

L’accesso posteriore dell’edificio ostruito nel 1810

“Con questo intervento che si concretizza su più fronti vogliamo rendere il Museo Civico la porta di accesso alla conoscenza della città, un ideale punto di partenza e di arrivo per la sua esplorazione – aggiunge l’assessore alla cultura, Barbara Corzato -. Tutte le azioni previste puntano a raccontare la storia di Schio, catturando cuore e mente dei visitatori. Schio, inoltre, vanta un unicum mondiale: qui nel 1905 è stato realizzato il primo dirigibile italiano e qui sono nati Almerico da Schio e Nico Piccoli che ha costruito invece il suo primo dirigibile nel 1909. L’obiettivo è di valorizzare questa straordinaria specificità, recuperare la storia tecnica, costruire un progetto condiviso e creare un punto di attrazione speciale per i visitatori da fuori città. Verrà allestita anche una sala per la realtà immersiva dedicata al dirigibile e alla storia di Schio con il suo percorso di archeologia industriale”.