Raggiri on line, a Schio truffati ma anche truffatori: tre le indagini concluse dai carabinieri

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Una "gazzella" esce dal comando di via Maraschin a Schio

Un (presunto) truffatore di appena 21 anni, e due (certificate) vittime di truffe on line. Tutti e tre sono i protagonisti di altrettante operazioni commerciali tra privati sul web finite sotto indagine risiedono a Schio. A darne contro sono i Carabinieri del comando scledense, che dopo aver raccolto denunce per compravendite non andate a buon fine sono riusciti a rintracciare gli artefici delle truffe on line che non accennano a smettere di proliferare, sia per l’assenza di cautela da parte degli acquirenti che per l’astuzia, a volte, di chi aggira le leggi per ottenere profitti illeciti.

Tra coloro che finiranno sotto processo di fronte ai giudici, o almeno questa rappresenta la logica estensione del lavoro investigativo dei militari di Schio, si annoverano una donna di Crotone, una coppia di Foggia e un giovane altovicentino.

Quest’ultimo, come reso noto stamattina dal comando provinciale dopo il nulla osta della Procura berica, avrebbe frodato una donna di Padova interessata a prendere possesso di un’automobile con il sistema del noleggio a lungo termine. Dopo aver versato i 500 euro richiesti come anticipo, però, l’interlocutore che offriva il servizio sarebbe scomparso dalle scene, senza più dare riscontro. Da qui la denuncia per truffa che ha portato nei giorni scorsi all’individuazione del giovane di 21 anni, residente a Schio, ora indagato e in quanto tale senza alcun riferimento alle sue generalità diffuso dalle forze dell’ordine.

Negli altri due casi citati a cadere nella rete di disonesti internauti abili a intascare denaro telematico per poi non mantenere i patti convenuti sono stati invece dei cittadini scledensi. Si tratta di un uomo che ha pagato 250 euro quale corrispettivo di una polizza assicurativa mai ricevuta poi dalla controparte, salvo poi rendersi conto del tranello e recarsi subito dai Carabinieri; e di un secondo vicentino che invece ha accettato di inviare un pagamento da 250 euro per l’acquisto di uno smartphone a prezzo fin troppo vantaggioso per quel modello ad alta tecnologia, trovandosi con il “nulla” in mano nonostante i solleciti.

Nel primo episodio sopra menzionato le indagini avviate a Schio hanno permesso di risalire all’autrice della truffa, una 28enne di Crotone, alla quale è stata notificata la querela. Nel secondo i responsabili presumibili sono stati rintracciati e identificati in Puglia: un 40enne ed un 49enne residenti nel foggiano, anche loro denunciati per truffa. Come sempre accade in queste occasioni, l’invito per tutti i navigatori della rete che non vogliono cadere nella rete di truffatori consiste nel visitare il sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri la sezione “In vostro aiuto“, dove sono pubblicati alcuni suggerimenti utili per evitare grattacapi simili, vista inoltre la difficoltà di ottenere dei risarcimenti anche quando i responsabili subiscono una condanna.