Corteo per la salute: i sindaci delegano Balzi, ma alcuni avrebbero voluto essere in piazza

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La manifestazione per la sanità pubblica nell'Alto vicentino del 16 novembre 2019

Ufficialmente, i sindaci dell’Alto Vicentino, diversamente da due anni fa non ci saranno al corteo di domani per protestare contro l’arretramento evidente della sanità pubblica nel territorio: si faranno rappresentare dal presidente del Comitato dei Sindaci, Franco Balzi, che sarà presente alla manifestazione “per ascoltare” la voce dei cittadini, preoccupati per lo stato in cui versa non solo l’ospedale di Santorso ma anche la sanità del territorio. Una parte di sindaci però in piazza domani avrebbe proprio voluto esserci: sono i primi cittadini di Sarcedo, Marano, Breganze, Carrà, Salcedo e Valli del Pasubio, che hanno preso una posizione più decisa, invitando i propri cittadini a partecipare.

Ma andiamo per ordine: due anni fa, nel primo corteo di protesta per la situazione della sanità pubblica nell’Alto Vicentino, furono parecchi i sindaci e le amministrazioni a sfilare, pur senza fascia, a partire dai primi cittadini di Schio Orsi e Thiene Casarotto, passando per Zugliano, Sarcedo, Carré, Santorso, solo per citarne alcuni. Una partecipazione che segnò anche una frattura con i sindaci più vicini al governo regionale, che invece rimasero a casa, passando per disinteressati per le sorti della sanità nel territorio.

Questa volta, invece, si è tentato (e pare riuscito) un attento lavoro non solo di ricucitura fra colleghi ma anche nei confronti della dirigenza dell’Ulss 7 Pedemontana. Così, martedì 12 ottobre l’esecutivo dei Sindaci del Distretto 2 Alto vicentino ha incontrato una delegazione del Comitato Sanità che ha promosso la manifestazione pubblica di domani: da un lato l’incontro è servito per condividere col comitato l’impegno dell’Esecutivo stesso a nome dei Comuni dell’Alto Vicentino, per seguire, promuovere e finanziare il settore socio sanitario, “ribadendo – spiega il presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto 2, Franco Balzi – la specificità del proprio ruolo istituzionale che deve saper farsi carico dei problemi del territorio agendo in primo luogo nelle sedi opportune, in una costruttiva dialettica con chi per propria specifica funzione si deve occupare operativamente di questi temi”. Nel corso dell’incontro sindaci e promotori della manifestazione si son quindi confrontati anche su come si è mosso il nuovo direttore generale Carlo Bramezza e il suo staff in questi mesi, dopo la nomina nel marzo scorso, così come sulla ripresa delle normali attività ospedaliere post Covid. L’Esecutivo, in merito, parla di “alcune importanti scelte operative” messe in campo dal nuovo dg, “che vanno nella direzione di affrontare e risolvere le criticità che indubbiamente da tempo caratterizzano l’Alto Vicentino”.

E’ in base a tali considerazioni che i Sindaci, “pur non aderendo alla manifestazione – spiega ancora Balzi a nome dei colleghi – hanno dato mandato al Presidente del Comitato a presenziare alla manifestazione al fine di ascoltare ed esprimere alla cittadinanza che l’attività istituzionale è continua, fattiva ed attenta alle esigenze di tutti e con l’auspicio che la stessa possa essere, come ribadito dalla volontà espressa dalla delegazione presente, un passaggio costruttivo per il perseguimento degli obiettivi da tutti auspicati”.

Oggi però nelle redazioni è arrivato il comunicato che pone alcuni distinguo e che è stato sottoscritto dai sindaci di Marano Marco Guzzonato, Sarcedo Luca Cortese, Breganze Piera Campana, Carrè Valentina Maculan, Salcedo Gianantonio Gasparini e Valli del Pasubio Carlo Bettanin.
Il comunicato afferma che “la piazza di sabato, la gente dell’Altovicentino, va ascoltata e sostenuta, nel momento in cui reclama attenzione e urgenti soluzioni per i problemi del nostro ospedale e dei servizi territoriali, in ottica di difesa della sanità pubblica”.

“Siamo i Sindaci che proponevano di partecipare al corteo – spiega la nota – in quanto non si tratta, e su questo desideriamo essere molto chiari, di attaccare la dirigenza, con la quale abbiamo collaborato e collaboreremo senza riserve. Ci siamo, invece, adeguati, con grande fatica umana e politica, alla scelta unitaria di farci rappresentare dal presidente Balzi, che ha cercato con impegno di mediare le posizioni. Tuttavia, visto che altri colleghi hanno rilasciato i loro commenti ed aggiunto considerazioni al comunicato unitario (i sindaci di Thiene e Schio, n.d.r.), lo facciamo anche noi, in modo da dare rappresentazione a tutti i punti di vista che esistono nel nostro Comitato”.

“La mediazione trovata dall’esecutivo va rispettata, ma questo non toglie che molti Sindaci avrebbero voluto essere presenti alla manifestazione e sono preoccupati per la situazione del nostro ospedale dei servizi territoriali. Deleghiamo con forza, quindi, il Presidente a rappresentarci sabato, non per far presenza, ma per ascoltare e sostenere le giuste istanze della cittadinanza. Nel rispetto dell’accordo trovato non saremo presenti fisicamente alla manifestazione di sabato pomeriggio. Invitiamo i cittadini e le cittadine a parteciparvi a sostegno della sanità pubblica dell’Altovicentino”.