Sanità e sociale: l’impegno dei sindaci dell’Ulss 7. Balzi: “Serve equilibrio e responsabilità”

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Franco Balzi durante l'intervista a Radio Eco Vicentino

Franco Balzi, sindaco di Santorso, da gennaio è presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 7 Pedemontana. Pur essendo la sanità di competenza della Regione e dei suoi bracci operativi (ossia le Ulss), in ambito socio-sanitario la competenza fa riferimento ai Comuni. Si tratta di servizi verso le persone con fragilità come ad esempio disabili, anziani e minori.

In realtà i confini tra i due ambiti non sono così marcati per cui, come ha spiegato Balzi ai microfoni di Radio Eco Vicentino, è necessario “interloquire in maniera costruttiva, attraverso quella che noi chiamiamo la Conferenza dei sindaci, che è il luogo in cui ci riuniamo tutti insieme: i 32 comuni dell’Alto Vicentino, per quello che riguarda il nostro distretto”.
Ascolta “Franco Balzi, Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 7 e Sindaco di Santorso” su Spreaker.

La riorganizzazione delle Ulss da qualche anno ha comportato l’avvio di un complicato percorso di integrazione tra i due territori che costituiscono l’Ulss 7: “Trovare i giusti equilibri – ha spiegato Balzi – in un’azienda deve dare risposte ai bisogni dei cittadini ma deve fare anche quadrare i conti, non è semplice, anche perché c’è una logica economica non di poco conto che determina le contingenze”.

L’accorpamento di alcuni reparti tra l’ospedale di Bassano e quello dell’Alto Vicentino, ha portato poi entrambi i territori a sentirsi penalizzati: ”Ci vuole senso di responsabilità – afferma il presidente della Conferenza dei Sindaci – l’immagine che ho cercato di utilizzare per rendere efficacie il messaggio è che l’azienda Ulss 7 con tutte le luci e ombre che può avere, è una creatura che cammina se ha due gambe uguali, se i due ospedali vengono messi  nelle condizioni di esercitare le loro funzioni in risposta ai 180 mila cittadini che ci sono in entrambe le parti in maniera omogenea”.  Il rapporto tra i due ospedali va calibrato con una distribuzione delle unità equilibrata, che tenga conto delle eccellenze esistenti, in una sinergia reciproca.

Ad esempio durante la prima ondata della pandemia da Sars-Cov-2, i posti letto Covid  sono stati tutti raggruppati a Santorso: ”Una distribuzione più omogenea, come avvenuto nelle ondate successive, invece ha permesso di garantire anche nell’Alto Vicentino le risposte ordinarie che servono in loco, perché non ci si può permettere, in caso di emergenza, di fare 30- 40 chilometri in più – afferma Balzi – e il mio approccio come Presidente della Conferenza dei Sindaci è stato quello di studiare insieme a tutte le realtaà interessate una soluzione che tenga conto le esigenze di tutti”.

Balzi da più di 7 anni è sindaco di Santorso: un impegno che ama particolarmente e che gli ha cambiato la vita: “C’è una grande fatica nel fare l’amministratore, però è un’esperienza molto bella io sono contentissimo di averla fatta”.
Santorso è considerato il paese dell’accoglienza: “Parte da una storia che ancora negli anni ‘60/’70 si occupava di persone con fragilità, di disabilità con realtà come cooperative sociali, l’ex villa Miari, il centro diurno Anffas. Questa attenzione verso le persone fragili si è rivolta via via a categorie sempre più ampie e negli ultimi anni si è inserito tutto il tema dell’accoglienza di persone che vengono in Italia a cercare un loro futuro – racconta ancora Balzi -. Siamo orgogliosi che un piccolo comune come Santorso abbia indicato la fattibilità, la sostenibilità di alcune iniziative su questo tema, che è difficilissimo, che crea mille polemiche. Che però non si circoscrive lì, perché come sindaco ti accorgi che la povertà in senso lato c’è anche nel vicino di casa, c’è anche nella persona anziana, ed allora l’accoglienza diventa un modo di concepire il vivere quotidiano”.

Andrea Falcone