Villa Miari, situazione critica: 5 decessi e 55 ospiti contagiati. Positivo un operatore su tre

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5 decessi, 55 ospiti positivi su 65 e 19 operatori su 60, esclusi addetti alle pulizie e altre funzioni. Sono questi i numeri che stanno seriamente preoccupando i responsabili di Villa Miari, la struttura del Comune di Santorso che ospita una Rsa per anziani non autosufficienti, un’altra per disabili con più di 65 anni e alcune persone con disabilità con meno di 65 anni ma con problemi di salute.

Dopo le strutture per anziani di Bassano, Rossano Veneto, Asiago, Pedemonte, Villa Montanina a Velo d’Astico, Gambellara e l’Istituto Trento di Vicenza, c’è ora un’altra situazione che preoccupa responsabili e dirigenti Ulss in terra berica.

Il focolaio è esploso sabato scorso: fino a quel momento tutte le precauzioni e le procedure adottate dall’inizio dell’epidemia da Covid-19 avevano consentito di mantenere la situazione sotto controllo, pare con ottimi risultati. Addirittura, qualche familiare si era lamentato per la rigidità della blindatura. Nel giro di una settimana, è cambiato tutto: il 4 aprile, dopo aver fatto i primi tamponi a ospiti che presentavano sintomi, si son resi necessari anche nove ricoveri. Insieme all’Ulss, si è quindi deciso di procedere subito con l’effettuazione dei tamponi a tutti gli ospiti e gli operatori e dall’8 aprile la situazione è emersa in tutta la sua drammaticità. “Situazione di forte criticità” la definisce in un comunicato il sindaco di Santorso, Franco Balzi, l’ente da cui dipende Villa Miari.

“Stiamo provvedendo – spiega Balzi – a tutta una serie di interventi logistici, organizzativi ed operativi, concordati e quotidianamente monitorati da una Unità di crisi appositamente costituita, composta dalla direzione tecnica della struttura, da quella medica, dalla presidente di Villa Miari, dall’assessore ai servizi sociali e dal sindaco stesso. I dieci ospiti finora negativi vengono posti in isolamento protettivo nel padiglione della Villa, appositamente liberato per loro; per tutti gli altri è stato intensificato l’intervento medico ed
infermieristico, grazie anche al supporto esterno garantito dall’equipe Usca dell’Ulss”.

Cinque finora i decessi correlati al virus: dopo la morte ieri di un paziente con disabilità di 54 anni, originario di Marano Vicentino, oggi all’ospedale di Santorso sono morte altre due donne, entrambi ospiti di Villa Miari: una donna di 59 e una di 84 anni. “Di tutte le singole situazioni – specifica il sindaco di Santorso – è stato fornito ai familiari un aggiornamento
puntuale, considerato che perdura da settimane l’impossibilità di accedere alla struttura e che anche i contatti telefonici diretti risultano alquanto complessi”.

Turni stressanti quindi per la quarantina di Oss e infermieri rimasto a lavoro. “Stanno compensando – sottolinea Balzi – le numerose assenze dei colleghi posti in isolamento e provvedono alle diverse necessità di ogni ospite. Con l’Ulss, pur nell’estrema difficoltà ad individuare nuovi operatori, si sta provvedendo alla ricerca di personale aggiuntivo, sia infermieristico che di assistenza, a sostegno delle loro fatiche”. Intanto nei prossimi giorni continuerà il controllo periodico della loro situazione sanitaria, così come la fornitura dei dispositivi di sicurezza che l’Ulss sta provvedendo a garantire. “Ci tengo – aggiunge Balzi – a ringraziare pubblicamente tutto il personale coinvolto per la straordinaria abnegazione con cui stanno affrontando questa difficile situazione. La affrontiamo, al pari di altre che si sono presentate nelle settimane precedenti, con la convinzione e la fiducia di poterla superare: contiamo ancora una volta sulla vicinanza dei cittadini”.

Intanto tutto il Comune di Marano Vicentino e la cooperativa Il Ponte di Schio si sono strette attorno alla famiglia di D.M., terza vittima – ieri – che era ospite nella Rsa. Positivo al tampone, Damiano stava trascorrendo la sua convalescenza in struttura, ma l’altra sera le sue condizioni si sono aggravate, tanto da rendere necessario il ricovero in ospedale, dove è mancato ieri mattina. “Ho sentito il fratello, esprimendo a lui e ai familiari le condoglianze e la vicinanza di tutta la comunità maranese. Rivolgiamo un pensiero di affetto anche a tutti gli amici del GIS, gruppo del quale Damiano faceva parte, e che vive con dolore questa terribile perdita.